
Secondo lo European consumer payment report di Intrum, anche in tempo di Covid sono gli abitanti del nostro Paese coloro che risparmiano più di tutti nel Vecchio Continente. Tuttavia, il 58% dei nostri connazionali intervistati ha affermato di non essere soddisfatto della quota di denaro che riesce a mettere da parte ogni mese

Gli italiani sono i più grandi risparmiatori d’Europa: mettere da parte somme di denaro per le famiglie del nostro Paese è, sempre più, un rifugio per fronteggiare i momenti difficili. E lo è, a maggior ragione, in tempi di pandemia
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A confermarlo è lo European consumer payment report (ECPR) di Intrum, operatore europeo nei credit services che ha intervistato - fra ottobre e novembre 2020 - oltre 24mila consumatori e famiglie di 24 Paesi europei (quasi mille in Italia)
L'European Consumer Payment Report
L'83% del campione italiano sostiene di poter risparmiare ogni mese e nel 2019 il dato era pari all'84%. La media europea del 2020 è pari invece al 76%
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Tuttavia il 58% dei nostri connazionali non è soddisfatto della quota di denaro che riesce a mettere da parte ogni mese (nel 2019 il dato era pari al 53%)

Sono gli uomini i più oculati: una percentuale pari al 86% risparmia (in Europa è il 81%) in proporzioni variabili ogni mese, mentre la quota di risparmio attribuibile alle donne è pari al 79% (54% la media europea)

Dall'indagine emerge come gli italiani siano in questo periodo tra i più virtuosi rispetto alla media europea, anche in termini di prestiti

Il 20% del campione italiano non si indebita mensilmente (escluse le rate del mutuo e della carta di credito) per finanziare le proprie spese (contro una media europea del 33%)

Il 19% prende a prestito meno del 10% del suo stipendio mensile (contro il 18% della media europea), il 22% prende a prestito fra il 10 e il 25% del suo stipendio e sempre il 22% prende a prestito tra il 25% e il 50% del suo stipendio (percentuali uguali alla media europea)

Ma è soprattutto un dato a colpire: il 70% non vuole impegnarsi in nuovi prestiti o grandi acquisti finché la crisi non è finita (il dato europeo vale il 67%)

Inoltre il 72% della nostra popolazione intervistata è diffidente nell'accendere nuovi prestiti anche in un periodo di calo dei tassi (65% la media europea)

La diffidenza sembra dunque andare di pari passo con la corsa ad accumulare denaro da parte delle famiglie italiane

Intrum ricorda (citando dati Bankitalia) come i risparmi sui conti correnti delle famiglie, circa 1.080 miliardi di euro, siano saliti del 3,4% da gennaio 2020 a fine settembre 2020

Si tratta sicuramente - riassume il report - di una reazione alle misure restrittive imposte sul territorio e sull'economia che si traduce, da Nord a Sud, nella mancanza di "occasioni di spesa" e in un aumento delle somme accantonate