
Con la legge di Bilancio 2021 sono stati istituiti, confermati o rafforzati diversi aiuti economici per gli investimenti in beni materiali e immateriali 4.0 e non, ma anche per la formazione 4.0, lo sviluppo e l’innovazione tecnologica, la ricerca così come per lo sviluppo del Sud, per il rafforzamento patrimoniale delle imprese di medie dimensioni e per la quotazione o la riorganizzazione delle Pmi

Con l’approvazione dell’ultima legge di Bilancio, sono diversi i crediti d’imposta disponibili nel 2021. Alcuni sono stati confermati rispetto agli anni passati, altri invece sono stati rafforzati o del tutto nuovi
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Si tratta di aiuti economici per gli investimenti in beni materiali e immateriali 4.0 e non, ma anche per la formazione 4.0, lo sviluppo e l’innovazione tecnologica, la ricerca così come per lo sviluppo del Sud, per il rafforzamento patrimoniale delle imprese di medie dimensioni e per la quotazione o la riorganizzazione delle Pmi
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Tra i principali crediti d’imposta, ci sono i bonus del Piano Transizione 4.0: si tratta del credito d’imposta per gli investimenti in beni materiali e immateriali 4.0 e non ma non solo. Il bonus è valido anche per la ricerca, per lo sviluppo e l’innovazione tecnologica e per la formazione 4.0
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Bonus investimenti: si tratta di crediti d’imposta che si differenziano a seconda delle caratteristiche del bene e dell’anno di acquisizione

Nello specifico è un bonus che spetta alle seguenti attività: ricerca e sviluppo; imprese operanti nelle regioni del centrosud e quelle colpite dagli eventi sismici del 2016 e 2017; attività di innovazione tecnologica; attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0; attività di design e ideazione estetica

Bonus formazione 4.0: ovvero agevolazioni per le spese di formazione del personale dipendente finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale

Bonus riqualificazione: si tratta di aiuti economici validi per gli stabilimenti termali, per la realizzazione di piscine e per l’acquisizione di attrezzature e apparecchiature necessarie per lo svolgimento delle attività termali ma anche per le strutture ricettive all’aria aperta e per le strutture che svolgono attività agrituristica

Bonus locazioni: valido per le imprese turistico-ricettive così come per le agenzie di viaggio e i tour operator che potranno usufruire fino al 30 aprile 2021 del credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e per gli affitti d’azienda

Bonus patrimonializzazione: si tratta di agevolazioni di cui possono fruire le Spa, le società in accomandita per azioni, le Srl e le società cooperative con sede legale e amministrativa in Italia

Per usufruire del bonus è necessario che: l’ammontare di ricavi relativo al periodo d’imposta 2019 sia superiore a 5 milioni di euro e fino a 50 milioni euro; le aziende in questione abbiano subito nei mesi di marzo e aprile 2020 una riduzione dell’ammontare dei ricavi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente in misura non inferiore al 33%

Bonus pubblicità: per gli investimenti pubblicitari imprese, enti non commerciali e lavoratori autonomi possono contare anche nel 2021 (e nel 2022) sul bonus pubblicità

Va però ricordato che, a differenza della disciplina in vigore nel 2020, per gli anni 2021 e 2022 il bonus non è riconosciuto per gli investimenti pubblicitari effettuati su emittenti televisive e/o radiofoniche

Bonus investimenti al Sud: ovvero agevolazioni per l'acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture collocate nelle regioni del Sud Italia

Sono inclusi gli investimenti che fanno parte di progetti di investimento iniziale e relativi all’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive ubicate nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo

Bonus quotazione Pmi: le piccole e medie imprese che intendono quotarsi in Borsa possono beneficiare anche nel 2021 dello specifico credito d’imposta introdotto dalla legge di Bilancio 2018 e prorogato dalla legge di Bilancio 2021

Il bonus è concesso fino ad un importo massimo di 500mila euro: il 50% del quale per coprire le spese di consulenza sostenute per ottenere la quotazione