Effetto Draghi sui mercati, lo spread Btp-Bund scende sotto i 100 punti dopo 5 anni

Economia

Continua la discesa del differenziale tra i titoli di Stato, inziata dopo il conferimento dell'incarico di formare un nuovo governo all'ex governatore della Bce. Lo spread ha poi chiuso a 100,4

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I mercati tifano per Mario Draghi, l'uomo che dalla Bce ha salvato l'euro nel 2009 e che adesso è stato chiamato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a formare un nuovo governo (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE). Piazza Affari esulta, mentre prosegue la discesa dello spread, il differenziale tra Btp e Bund (i titoli di Stato di Italia e Germania).

COS'E' LO SPREAD

Sotto quota 100

Nel pomeriggio di giovedì 4 febbraio, lo spread è sceso sotto i 100 punti (chiudendo poi la giornata a 100,4). Non succedeva da 5 anni. L'ultima volta che era successo era il 7 gennaio 2016 quando poi chiuse la giornata proprio sulla soglia. Andando indietro nel tempo per trovare il differenziale sotto quota 100 bisogna tornare al 27 febbraio 2015, da lì a poco infatti (il 9 marzo 2015) sarebbe partito il Qe deciso dall'allora presidente della Bce Mario Draghi. Prima di allora bisogna risalire al maggio 2010 per trovare lo spread sotto i 100 punti base. Già ieri la notizia del conferimento dell'incarico a Mario Draghi  aveva portato lo spread da 114 pb giù fino a 102 pb, chiudendo la giornata a 105.

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