Si sono aperti i lavori del business summit organizzato da Confindustria nell'ambito della presidenza italiana del G20, centrata sulle sfide a cui sono chiamate le economie globali, dalla pandemia al clima. Nella prima giornata sono intervenuti, tra gli altri, il ministro italiano dell'Economia, l'ex segretario di Stato inviato Usa per il clima, il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, il commissario Ue all'economia Paolo Gentiloni
È partito ufficialmente il B20 Italy 2021, il business summit organizzato da Confindustria nell'ambito della presidenza italiana del G20, assunta a dicembre scorso. Un meeting che vede al centro l’impegno delle economie mondiali impegnate a fronteggiare gli effetti della crisi pandemica e a segnare la via di uscita, ma anche le sfide da cogliere per il G20: da quella del cambiamento climatico alla diffusione dell'innovazione, dalla promozione della sostenibilità alla riduzione delle disuguaglianze. Il 2021 sia l'anno della "rigenerazione sociale, economica e ambientale a livello mondiale", di impulso alla ripresa, ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, aprendo i lavori, e su questo obiettivo c'è l'impegno delle imprese a fornire "un contributo concreto".
Gualtieri: "Ripresa sostenibile, equilibrata e inclusiva"
Tra le personalità intervenute nella prima giornata del summit, anche il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, secondo il quale la guida italiana del G20 "incoraggerà" a "continuare gli sforzi per superare la pandemia e promuovere una ripresa sostenibile, equilibrata e inclusiva".
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Gentiloni: "Dopo pandemia riflettere su eredità dei debiti pubblici"
Al summit anche il commissario Ue all'economia Paolo Gentiloni: "All'indomani della pandemia, dovremo riflettere sull'eredità dei debiti pubblici alti e tornare a politiche di bilancio più prudenti”, ha sottolineato, “ma ancora non ci siamo, non mentre le nostre economie ancora operano ben al di sotto della loro piena capacità e mentre ogni giorno in Ue perdiamo circa 2mila cittadini a causa del virus".
Sassoli: "Ritrovare senso forte di solidarietà"
Tra gli ospiti anche il presidente del Parlamento europeo David Sassoli: "Abbiamo visto che se l'Europa si concentra e si equilibra il tono delle risposte può essere un attore in grado di dare contributi importanti ma non può fare da solo", ha spiegato osservando tuttavia che "abbiamo di fronte drammatici eventi". Per questo, ha rimarcato, "dobbiamo ritrovare un senso forte di solidarietà che sia utile ad uscire dall'emergenza. Spetta a noi rispondere ai cambiamenti che la pandemia ci pone davanti".
Marcegaglia: "2021 anno del Rinascimento"
Il 2021 "deve essere e sarà l'anno del 'rinascimento'”, ha affermato nel suo intervento la Chair del B20 Emma Marcegaglia, che ha ricordato: il B20 "riunisce complessivamente 3.000 partecipanti in rappresentanza di una comunità di oltre 6,5 milioni di imprese, questo è il motore dello sviluppo economico mondiale”.
John Kerry: "Clima, non c'è tempo da perdere"
È intervenuto al summit anche John Kerry, l'ex segretario di Stato americano nominato da Joe Biden inviato presidenziale per il clima, che sottolinea: "Non c'è tempo da perdere nell'affrontare il cambiamento climatico". Gli Stati Uniti, con il rientro nell'accordo di Parigi, assicura, si muoveranno con "umiltà e ambizione".
Bloomberg: "Cambiamento climatico è una crisi economica"
Sul cambiamento climatico si è soffermato anche Michael Bloomberg: “È una crisi economica e nessun vaccino può mettere fine", ha affermato il magnate dell’editoria finanziaria. Bloomberg ritiene che il settore pubblico e quello privato devono lavorare insieme per affrontare il cambiamento climatico con l'urgenza che richiede.
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Bonomi: “Il G20 è chiamato a portare risultati”
Sono tre i pilastri individuati dalla presidenza italiana del G20 e racchiusi nelle tre 'P' - People, Planet, Prosperity - e la "priorità trasversale" di una "ambiziosa agenda verde", come ha rimarcato Gualtieri, passando per "le sei priorità": dalla salute alla crescita sostenibile. Oggi la battaglia contro il Covid è tutt'altro che finita. Ma il G20 "è chiamato a portare risultati”, ha sottolineato Bonomi. “Solidi, tempestivi ed efficaci. Il tempo è ora. Alcuni segnali incoraggianti cominciano ad essere visibili. Non ancora abbastanza per vedere la luce fuori dal tunnel. Ma sono segnali davvero positivi per la prima volta dal febbraio dello scorso anno", ha evidenziato il presidente di Confindustria. Nella maggior parte delle economie mondiali vengono utilizzati "enormi pacchetti di stimolo. L'unica strada percorribile e alla quale lavoriamo è che le forze di mercato siano i motori dell'allocazione delle risorse e che i fondi pubblici siano investiti in modo proficuo", ha insistito ancora Bonomi.