La nuova regolamentazione Eba richiede alle banche più attenzione in caso di conti bancari in rosso. Ma non è vero che basta uno sconfinamento per essere segnalati come in sofferenza bancaria. Guarda il video
Il primo gennaio l'autorità europea sulle banche (Eba) ha emesso una nuova regolamentazione per le banche. Si tratta di una novità che introduce criteri più rigidi di quelli finora previsti sui possibili default, per prevenirli ed evitare che diventino un problema per il settore bancario.
Si è parlato molto negli scorsi giorni della possibilità, con le nuove regole, non sia più possibile andare in rosso con il proprio conto corrente. In realtà non è così, come già spiegato da Sky TG24: la possibilità di "sconfinare" resta, come era prima, a discrezione della banca che può consentire al cliente di essere in debito alle condizioni contenute nel contratto. Come ha chiarito anche la Banca d'Italia, non sarà sufficiente uno sconfinamento di un giorno per essere segnalati come cattivi debitori a tutto il sistema bancario: per esserlo è infatti necessario che lo sconfinamento superi la "soglia di rilevanza", cioè che superi contemporaneamente sia la soglia assoluta (100 o 500 euro, a seconda della natura del debitore) sia quella relativa (1% dell'esposizione) e che lo sconfinamento si protragga per oltre 90 giorni consecutivi.
Lo ha chiarito anche Alberto Sondri, direttore esecutivo Cribis Credit Management, ospite a Sky Tg24 Business. Guarda nel video la sua risposta.
Ospiti sono stati anche Alessandra Migliaccio, di Bloomberg, e Gian Marcio Salcioli di Assiom Forex. Recupera qui l'intera puntata.