Fisco, in 10 anni addizionali Irpef +52%. Ecco le città con gli aumenti maggiori
Un'analisi del network Elexia realizzata su dati Mef, anno di imposta 2018, mostra il boom del gettito delle addizionali Irpef regionali e comunali: l'onere medio su chi è soggetto a questo tributo aggiuntivo è balzato a 568 euro annui, mentre erano 367 nel 2009. Il record di aumenti spetta a Roma e al Lazio: nella capitale l'onere pro-capite per chi è soggetto alle due imposte è stato nel 2018 di 1.027 euro annui
In un decennio il gettito delle addizionali Irpef regionali e comunali è aumentato del 52%. È quanto emerge da un'analisi del network Elexia realizzata su dati Mef, anno di imposta 2018, che ha calcolato la media riferendosi ai soli contribuenti soggetti alle addizionali Il record spetta a Roma e al Lazio
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Nel 2018 l'incasso ha raggiunto i 17,3 miliardi di euro, pari al 10,6% dell'intera torta Irpef
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L'onere medio su chi è soggetto a questo tributo aggiuntivo è balzato a 568 euro annui: erano 367 nel 2009
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Le addizionali riguardano 30 milioni di contribuenti, tre quarti del totale
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Considerando la combinazione delle due addizionali, comunale e regionale, secondo lo studio di Elexia è Roma ad avere il record fra i capoluoghi di regione. Nella capitale l'onere pro-capite per chi è soggetto alle due imposte è stato nel 2018 di 1.027 euro annui, circa il doppio della media nazionale
Segue Milano con 900 euro
Poi Torino con 852 euro
Bologna con 776
In coda troviamo Bolzano con 108 euro
Trento con 298
Aosta con 405 euro
Firenze con 504
“Il risultato medio risulterebbe più basso considerando l'intera popolazione di contribuenti; ma così non rifletterebbe il peso reale delle addizionali, che va riferito a chi effettivamente le paga”, si spiega nella ricerca Elexia
“Il sistema delle addizionali è una vera e propria giungla. Regioni e Comuni hanno introdotto nel tempo un ampio ventaglio di aliquote e fasce di esenzione, con migliaia di varianti”, si legge ancora
Nel complesso, i contribuenti che versano le addizionali sono circa 30,4 milioni, ovvero quasi tre quarti del totale della platea di 41,4 milioni di soggetti Irpef. Le fasce di reddito più basse sono esentate dai tributi aggiuntivi locali. E chi ha figli gode di sconti
Fra le 19 Regioni e le due province autonome, il ventaglio delle aliquote è ampio. Al top troviamo il Lazio, che ha una forbice che parte da 1,73% e arriva al 3,33% sui redditi più elevati, temperato però con una serie di riduzioni ed esenzioni per le fasce a basso reddito e i figli
Il Piemonte ha una forbice che va dall'1,62% al 3,33%, anche in questo caso con sconti ed esenzioni
In altri casi, come Sicilia e Veneto, l'aliquota è unica all'1,23% (sempre con riduzioni e sconti). La Valle D'Aosta parte da 0 e arriva all'1,23%. Sicilia e Valle d'Aosta hanno ridotto le aliquote nel 2020, in controtendenza con le altre Regioni
A livello comunale, la griglia di aliquote, fasce di esenzione e sconti è vastissima, con una casistica variegata e in continua mutazione negli anni