Lavoro, Catalfo: “Tre anni di decontribuzione al 100% per chi assume donne"

Economia

La ministra del lavoro tra le protagoniste del confronto sull’inclusione femminile che andrà in onda stasera su Sky TG24, con la presentazione del manifesto di Valore D. “Puntiamo su una serie di azioni da finanziare con le risorse del Recovery Fund” ha detto la titolare del dicastero di via Veneto

Nella legge di Bilancio "prevedremo una decontribuzione al 100% per tre anni per chi assume donne disoccupate al Sud e per coloro che assumono lavoratrici disoccupate da almeno 24 mesi su tutto il territorio nazionale".

L'intervento della ministra Catalfo

È quanto ha spiegato la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo intervenendo al confronto sull'inclusione femminile che andrà in onda stasera su Sky TG24, con la presentazione del manifesto di Valore D. "Per favorire l'occupazione femminile e rilanciare il Pil - ha detto la ministra - puntiamo su una serie di azioni da finanziare con le risorse del Recovery Fund (COME FUNZIONA), fra cui il potenziamento dei servizi per l'infanzia per la conciliazione dei tempi, la creazione di percorsi formativi fondati con particolare riguardo alle discipline Stem, il rafforzamento degli strumenti di trasparenza retributiva per eliminare il gender pay gap.

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Il manifesto di Valore D

Se il tasso di occupazione femminile in Italia fosse uguale a quello maschile il Pil del nostro paese sarebbe di 88 miliardi in più. È questo uno dei dati emersi durante il dibattito televisivo in onda stasera su Sky TG24 nel corso del quale Valore D presenterà il suo manifesto al quale aderiscono 150 aziende, per esortare imprese e istituzioni alla parità di genere subito. Anche perché, si sottolinea, la lotta contro i divari si fa ancora più urgente alla luce della pandemia ( (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE CORONAVIRUS) e dell'emergenza economica, due fenomeni che svantaggiano ulteriormente le donne dal punto di vista dell'occupazione e della qualità della vita.

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Gli effetti della pandemia sulle donne

Una donna su 3 ha "subito" gli effetti negativi dello smart working per mancanza di equilibrio tra lavoro e vita domestica e già in situazioni normali dedica 21 ore più degli uomini alla cura della famiglia. Non solo. La mancanza di una struttura di welfare adeguata fa sì che in Italia gli asili nido ospitino solo il 24,7% dei bambini con meno di 3 anni (al di sotto dell'obiettivo europeo di raggiungere la soglia del 33% entro il 2010) con un ulteriore aggravio del carico sulle donne.

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