Conte al Consiglio Europeo: "Recovery Fund è una priorità, evitare ritardi"

Economia

I capi di Stato e di Governo dell'Unione europea affronteranno formalmente il tema solo nel Consiglio Ue del 15 e 16 ottobre, ma non è escluso che già negli incontri bilaterali di oggi e domani a Bruxelles si possano chiarire alcune posizioni soprattutto tra la presidenza tedesca e l'Olanda che minaccia di non ratificare il Next Generation Eu

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte confida nelle capacità di mediazione della presidenza tedesca e alla vigilia del vertice di oggi ha mostrato ottimismo. "No, non sono preoccupato- ha detto - ne parleremo anche a Bruxelles credo. Dopo quello che è stato fatto non è possibile non procedere speditamente". La Germania insiste nella sua proposta di mediazione sulla possibilità di bloccare i fondi europei a quei Paesi che violando lo stato di diritto producono un danno grave al bilancio dell'Ue. L'Olanda, insieme a Finlandia, Danimarca, Austria, Belgio e Lussemburgo la ritengono troppo blanda. Per cui la mediazione tedesca per ottenere il mandato negoziale è passata a maggioranza alla riunione di ieri degli ambasciatori dei 27 e non all'unanimità. Ora toccherà al negoziato di Commissione, Consiglio e Parlamento affrontare la questione in vista del Consiglio del 15 e 16 ottobre. (RECOVERY FUND, L'ACCORDO DI LUGLIO)

L'operazione Next Generation Eu 

 

L'entrata in vigore del Next Generation Eu dovrebbe partire dal prossimo anno. I capi di Stato e di Governo dell'Unione europea affronteranno formalmente il tema solo nel Consiglio Ue del 15 e 16 ottobre, ma non è escluso che già negli incontri bilaterali al margine del vertice di oggi e domani a Bruxelles si possano chiarire alcune posizioni soprattutto tra la presidenza tedesca e l'Olanda che minaccia di non ratificare il Next Generation Eu. Un ulteriore rallentamento, dunque, per far partire l'operazione.

Olanda contaria

 

Il presidente olandese Rutte ha già anticipato che, nel caso in cui non condividerà il risultato del Consiglio del 15, il Parlamento olandese potrebbe non ratificare la parte del Recovery Fund su Digital tax, carbon tax e tasse sulle transazioni finanziarie. Una eventualità che rimetterebbe in discussione l'intero pacchetto di luglio. La proposta tedesca secondo l'Olanda spoglierebbe la Commissione europea di poteri contro chi viola lo stato di diritto.

 

Primo rapporto sullo stato di diritto


La Commissione in queste ore ha presentato il primo rapporto sul rispetto dello stato di diritto negli Stati membri: per ogni Paese Ue vengono elencati i punti critici, già segnalati in passato da Bruxelles. Per il commissario alla Giustizia Didier Reynders, il rapporto "è uno strumento aggiuntivo" per il confronto tra i vari Stati membri. Anche l'Italia è nel mirino, per diversi motivi: giustizia lenta, scarsa indipendenza dei media e attacchi alle associazioni non governative.

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