Cassa integrazione, davvero l'aspettano solo 30mila lavoratori?

Economia

Lorenzo Borga

Il presidente dell'Inps Tridico ha detto che sono solo 30mila i lavoratori in attesa della cassa integrazione. È davvero così? Il fact-checking

AGGIORNAMENTO 30/09

L'Inps ha diffuso oggi nuovi dati sulla cassa integrazione. In base ai nuovi numeri aggiornati al 29 settembre, i lavoratori in attesa di almeno un bonifico sono come minimo circa 100mila. E mancano ancora quasi 300mila mensilità da pagare per l'Inps. Si tratta dunque di numeri comunque più alti di quelli riferiti dal presidente Tridico nei giorni scorsi.

 

 

Nei giorni scorsi il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico ha affermato: «Abbiamo pagato 11 milioni di casse integrazioni negli ultimi 5 mesi, sono in attesa di essere pagati circa 30 mila lavoratori, ma è un flusso continuo. 30mila lavoratori su 11 milioni di prestazioni pagate è una percentuale piccola, che continuerà a esistere perché è un flusso continuo». Il problema sembrerebbe dunque risolto, o quasi. In effetti il presidente dell’Inps quattro mesi fa aveva promesso che tutte le domande di cassa integrazione sarebbero state evase entro il 12 giugno.

Quanti lavoratori attendono il bonifico dell'Inps?

Tridico ha ragione? In una risposta secca, no. Va premesso che i numeri raccontano una situazione in cui la maggior parte dei lavoratori ha effettivamente ricevuto la cassa integrazione, come mostrano i dati del bonus tracker di Sky TG24. Tuttavia il presidente dell’Inps prima parla di lavoratori in attesa della cassa integrazione, poi di mensilità della cassa che sono appunto più di 11 milioni. Ma come è ovvio queste sono due unità di misura distinte. Gli assegni si ripetono ogni mese, mentre i lavoratori beneficiari sono più di 3 milioni.

 

Se dovessimo quindi capire quanti lavoratori sono veramente in attesa di essere pagati, dovremmo guardare ai numeri diffusi dall’Inps a metà settembre. L’istituto allora aveva segnalato che in realtà attendono di ricevere i soldi 272 lavoratori per il bonifico di febbraio, 23.579 per quello di marzo, 33.768 per aprile, 121.760 per maggio, 136.931 per giugno, 77.183 per luglio e 5.057 per agosto. Cosa sono quindi i 30mila citati da Tridico? Molto probabilmente il presidente dell’Inps si riferisce a chi non ha mai ricevuto un pagamento da febbraio a oggi, che in effetti nel documento dell’istituto erano quantificati in 30.324. Ma questi, come si capisce facilmente, sono solo una piccola parte dei lavoratori in attesa della cassa integrazione. Facciamo un esempio: se un dipendente ha incassato la mensilità di marzo ma da allora attende i bonifici di aprile, maggio, giugno e luglio, non può che essere definito in attesa delle pratiche dell’Inps. Non includerlo sarebbe scorretto.

Purtroppo non è possibile dare un numero ai lavoratori in attesa di almeno un mese della cassa. È infatti probabile che in diversi casi lo stesso dipendente sia in attesa di più mensilità. L’unico numero che conosciamo è che ci sono quasi 400mila bonifici in attesa di essere pagati, almeno al 10 settembre.

 

Le domande in giacenza

Ma non è finita qui. Ci sono infatti anche le domande per ricevere la cassa integrazione pervenute all’Inps ma non ancora prese in considerazione. Il presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’istituto, Guglielmo Loy, ha affermato che «il differenziale tra le domande presentate e quelle autorizzate è ancora alto, siamo intorno alle 200mila domande». E dietro a ogni domanda di cassa integrazione ci possono essere diversi dipendenti dello stesso datore di lavoro. Anche qui dunque è probabile siano in attesa altre centinaia di migliaia di lavoratori, che ancora non sanno se hanno diritto alla cassa.

 

Non è stato possibile raggiungere l'Inps per un commento rispetto ai numeri riportati nell'articolo.

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