Nel consueto report l’Istituto Nazionale di Statistica evidenzia che nel secondo trimestre del 2020 il tasso di disoccupazione è sceso all’8,3% perché è aumentato il numero degli inattivi, saliti a oltre 14 milioni di persone
In tre mesi sono andati persi 470 mila posti di lavoro. Nel Report che fotografa il mercato dell’occupazione nel secondo trimestre del 2020, l’Istat rileva che il numero di persone occupate subisce un ampio calo in termini congiunturali con il -2,0%, dovuto soprattutto alla diminuzione dei dipendenti a termine e degli indipendenti. Rispetto al secondo trimestre del 2019, il calo degli occupati è di 841 mila unità (-3,6% in un anno), calano i dipendenti a termine (-677 mila, -21,6%) e gli indipendenti (-219 mila, -4,1%), mentre i dipendenti a tempo indeterminato subiscono un lieve aumento. A pesare sono stati soprattutto l’emergenza sanitaria e il lockdown. I dipendenti stabili sono aumentati su base tendenziale di 55.000 unita' (+0,4%).
Gli inattivi
Il tasso di disoccupazione è sceso nel secondo trimestre 2020 all'8,3% con un calo di 0,9 punti rispetto al primo trimestre e di due punti rispetto al secondo trimestre 2019. Ciò è legato all'aumento dell'inattività. Gli inattivi tra i 15 e i 64 anni sono aumentati di 5,5 punti percentuali rispetto al primo trimestre e di 10 punti rispetto al trimestre precedente raggiungendo quota 14.183.000 unità. I disoccupati sono 2.057.000. Il tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni scende al 57,6%. Va considerato che nel periodo analizzato era in vigore il blocco dei licenziamenti.