
Dl Rilancio, dagli affitti all’Irap: i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate sulle misure
Pubblicato un nuovo documento di 72 pagine che prova a chiarire alcuni aspetti sulle norme introdotte decreto ideato per aiutare imprese e lavoratori nella fase più delicata dell’emergenza coronavirus. La circolare analizza ulteriori dettagli su cosa si può incentivare e cosa no

L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato nella serata di giovedì 20 agosto una lunga circolare (25/E) per chiarire alcuni aspetti sulle norme introdotte dal governo con il decreto Rilancio
IL TESTO COMPLETO
Si tratta di 72 pagine di chiarimenti e risposte che provano a spiegare i dettagli di molti dei provvedimenti entrati in vigore per aiutare imprese e lavoratori nella fase più delicata dell’emergenza coronavirus
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Come ha precisato l’Agenzia delle Entrate, il testo firmato dal direttore Ernesto Maria Ruffini, fa seguito agli altri documenti di chiarimento già pubblicati tra maggio e agosto 2020
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Bed and breakfast e credito di imposta per locazione - La circolare chiarisce che un soggetto che svolge attività di bed and breakfast in via imprenditoriale con partita Iva, può fruire del credito d'imposta in relazione ai canoni di locazione dell'immobile corrisposti al proprietario, anche se l'immobile condotto in locazione e adibito all'esercizio dell'attività sia ad uso residenziale e non invece commerciale
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Ciò che rileva è che l'immobile locato ad uso abitativo sia strumentale all'attività di bed and breakfast svolta in via imprenditoriale
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Credito d'imposta per editoria per gli investimenti pubblicitari - La circolare precisa che per il 2020 il credito di imposta per gli investimenti pubblicitari è concesso agli stessi soggetti previsti dalla norma che prevede l'agevolazione, nella misura del 50% degli investimenti effettuati e in ogni caso nei limiti del regime "de minimis" previsto dai Regolamenti europei
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L'agevolazione è stata estesa anche agli investimenti sulle emittenti televisive e radiofoniche nazionali non partecipate dallo Stato. Il credito d'imposta spetta in relazione agli investimenti effettuati: non è necessario, pertanto, aver sostenuto nell'anno precedente analoghi investimenti sugli stessi mezzi di informazione, requisito invece previsto per il riconoscimento del credito d'imposta “a regime”

Il periodo di presentazione della comunicazione telematica per accedere al credito d'imposta è compreso tra l'1 e il 30 settembre del 2020. Le comunicazioni telematiche già presentate nel periodo compreso tra l'1 ed il 31 marzo 2020 restano comunque valide

Tra le tante materie trattate nel documento si parla dalle disposizioni in materia di Irap, del contributo a fondo perduto, delle spese di sanificazione degli ambienti di lavoro fino alla cumulabilità della sospensione dei termini processuali e della sospensione nell'ambito del procedimento di accertamento con adesione

Il documento interviene poi in tema di sospensione del versamento degli importi richiesti a seguito del controllo automatizzato e formale delle dichiarazioni e sulla sospensione dei versamenti delle somme dovute a seguito di atti di accertamento con adesione, conciliazione, rettifica e liquidazione, liquidazione e di recupero dei crediti d'imposta. Chiarimenti anche sulla proroga dei termini per favorire la graduale ripresa delle attività economiche e sociali

Tra i quesiti si analizza la possibilità di effettuare la compensazione tra il credito d'imposta derivante dalle spese sostenute per interventi di efficientamento energetico (maturato per esempio installando impianti fotovoltaici e pompe di calore) e il debito fiscale rateizzato con la rottamazione ter

Sui filtri d'aria dei condizionatori, si risponde alla domande se sia incentivabile o meno nell'ambito del credito d'imposta per le spese di sanificazione. Ma la circolare dice che "in termini generali, l'ordinaria attività di pulizia degli impianti di condizionamento non rientra tra quelle di "sanificazione"

Possono invece rientrare tra quelle rilevanti ai fini della determinazione del credito d'imposta di cui all'articolo 125 del Decreto "le spese di pulizia degli impianti di condizionamento, diverse da quelle sostenute per le ordinarie prassi di manutenzione degli impianti e dei relativi filtri (ad esempio pulizia/sostituzione stagionale come sopra citata), finalizzate ad aumentare "la capacità filtrante del ricircolo"

Rientra in questo caso, per esempio, la sostituzione dei "filtri esistenti con filtri di classe superiore, garantendo il mantenimento delle portate", mantenendo livelli di filtrazione/rimozione adeguati