Bonus 600 euro, non solo parlamentari: 9 euro su 100 vanno ai ricchi

Economia

Lorenzo Borga

I cinque parlamentari che hanno ottenuto il bonus autonomi sono solo la punta dell'iceberg. Secondo i dati, quasi 9 euro su 100 degli aiuti del governo vanno agli italiani più ricchi.

I bonus arrivano anche ai ricchi. La polemica sui 600 euro dell'Inps per il bonus autonomi incassati anche da 5 parlamentari ha fatto risvegliare il paese su una realtà conclamata: il welfare italiano spesso non riesce a indirizzare gli aiuti pubblici a chi ne ha davvero bisogno.

Nulla di illegale

Sul bonus autonomi si sapeva fin dall’inizio. Il sussidio è stato introdotto dal decreto "Cura Italia" a marzo per aiutare professionisti, autonomi e lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa che non potevano più lavorare e non avevano accesso alla cassa integrazione. Nei decreti successivi è stato allargato a lavoratori dello spettacolo, stagionali del turismo, operai agricoli e anche venditori a domicilio. Il governo in nome della velocità della distribuzione dei soldi aveva sacrificato la verifica del reddito dei beneficiari, come fatto anche in molti altri paesi europei. A norma di legge dunque poteva prenderlo chiunque, bastava avere una partita Iva attiva o rientrare nelle altre categorie aiutate. Esistevano anche altri criteri, come non ricevere una pensione, ma nessuno sul reddito percepito. Proprio per questo hanno richiesto il bonus anche alcuni notai, e pure i navigator che ricchi non sono ma che li hanno sommati al loro stipendio mensile.

 

Il bonus manca ancora al 20%

Solo da maggio in poi, il diritto all'assegno è stato invece sottoposto all’aver subito un calo del fatturato del 33 per cento nel 2020 rispetto all'anno prima.

Tuttavia l'accesso ai fondi non fu nemmeno rapido come sperato: ancora ad agosto sono da soddisfare un quinto delle richieste (le domande sono più di 5 milioni e i beneficiari circa 4,1), secondo il monitoraggio sui bonus di SkyTG24. L’Inps non comunica quante di queste domande non soddisfatte siano state respinte.

I sussidi ai ricchi

Ma come dicevamo, i 5 parlamentari che hanno ottenuto il bonus sono solo la punta dell'iceberg. A dimostrarlo sono i dati dell'Ufficio parlamentare di bilancio: tra il 10 per cento delle famiglie più ricche d'Italia, una su quattro ha ricevuto ad aprile gli aiuti del governo, tra cui la cassa integrazione, il reddito di emergenza e anche il famoso bonus autonomi. Vista da un altro punto di vista, significa che quasi 9 euro su 100 di sussidi pagati dai contribuenti per aiutare chi è più in difficoltà sono andati invece ai “paperoni” d'Italia. I dati dell’Upb prendono in considerazione il reddito dichiarato nel 2019, e dunque non aggiornato rispetto ai cambiamenti che possono essersi verificati per via dell’attuale crisi economica. Ma è molto probabile che molti tra quelli che guadagnavano di più nel 2019 siano nella stessa condizione anche quest’anno. E allargando lo sguardo, di quegli aiuti più della metà è andata al 50 per cento più benestante della popolazione, mentre la metà meno ricca degli italiani si è dovuta accontentare di circa il 47 per cento delle risorse. Come si vede dal grafico.

 

La parte nascosta dell'icerberg che nasconde l’iniquità del welfare italiano, come abbiamo visto, è parecchio profonda.

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