
Scadenze fiscali 2020, nessun rinvio per i pagamenti: ecco quali sono le date. FOTO
Partita una lunga serie di appuntamenti ordinari che si accavalleranno a quelli che erano stati rimandati a causa dell'emergenza dettata dal coronavirus. Nonostante le richieste di contribuenti e commercialisti non è stata possibile un'ulteriore proroga che avrebbe fatto mancare alle casse dello Stato un flusso stimato intorno a 8,4 miliardi. Il viceministro del Tesoro Misiani conferma: niente rinvio delle scadenze a settembre, rischio di "un grande ingorgo"
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Lunedì 20 luglio è cominciato il lungo percorso a ostacoli delle scadenze fiscali del 2020. Tra gli appuntamenti ordinari e quelli che erano stati rimandati a causa dell'emergenza coronavirus, da qui a fine mese si accavalleranno oltre 200 scadenze che riguarderanno i settori più disparati. Non è stato possibile un ulteriore rinvio, che avrebbe fatto mancare alle casse dello Stato un flusso stimato intorno agli 8,4 miliardi. Saranno circa 4,5 milioni i contribuenti chiamati a versare, in prevalenza partite Iva
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Uno dei pagamenti più salati lo scorso lunedì 20 luglio è stato quello per il saldo del 2019 e l’acconto sul 2020 delle imposte sui redditi
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Sempre in questa data hanno dovuto pagare anche partite Iva, soggetti Isa, e ci sarà il saldo 2019 dei versamenti Iva
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Lunedì 20 è stato anche l'appuntamento per le fatture elettroniche, con il versamento dell'imposta di bollo per quelle emesse da aprile a giugno
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C’è da versare poi il saldo 2019 della cedolare secca e il primo acconto 2020
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Acconto 2020 e saldo 2019 anche per i soggetti Ires e per l'Irap, sempre il 20 luglio
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In realtà per quanto riguarda saldi e acconti di Iva e imposte dirette (Ires e Irpef) il pagamento potrà essere rinviato con una maggiorazione dello 0,40%. Ma ecco un’altra scadenza: il 20 agosto
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Sabato 25 luglio (ma la scadenza effettiva è lunedì 27) scade per i titolari di partite Iva la presentazione degli elenchi riepilogativi (IntrastaT) relativi al mese/trimestre precedente
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Diverse scadenze si concentrano poi giovedì 30 e venerdì 31 luglio: entro fine mese è possibile effettuare i versamenti Irpef dell'acconto 2020 e saldo 2019 con la maggiorazione dello 0,4%
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Con la maggiorazione c'è la possibilità di versare anche il saldo 2019 e primo acconto del 2020 della cedolare secca sugli immobili
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Entro luglio si versa inoltre l'imposta di registro sui contratti di locazione
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L’ultimo giorno del mese è anche quello del pagamento dell'Iva per gli acquisti intracomunitari
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Sempre il 31 luglio c’è l’appuntamento con il canone Rai, ma anche la scadenza per il ravvedimento breve
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Tra gli appuntamenti infine anche l'invio della comunicazione riguardante l'esterometro entrata in vigore lo scorso anno
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Chi sceglie di rateizzare saldo e acconto delle imposte sui redditi andando incontro alla maggiorazione dello 0,40% deve far riferimento a nuove scadenze: il 31 agosto, il 30 settembre, il 2 novembre e il 30 novembre, per i non titolari di partite Iva
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Per i titolari di partite Iva le scadenze per le prossime rate sono: 20 agosto, 16 settembre, 16 ottobre e 16 novembre
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Il prossimo mese di fuoco per le scadenze è atteso a settembre
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Il 16 settembre è un’altra data in cui si concentrano diverse scadenze, dal versamento dei contributi Inps e Inpgi (per i giornalisti) a quella per comunicare i dati delle liquidazioni periodiche Iva effettuate nel II° trimestre solare del 2020
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Poi il 30 settembre ancora scadenze: dal versamento dell’Iva relativa ad acquisti intracomunitari per enti non commerciali e agricoltori esonerati, al termine ultimo per gli operatori Iva o i loro intermediari delegati e i consumatori finali, per aderire al servizio di consultazione e acquisizione delle proprie fatture elettroniche
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Naturalmente non mancano scadenze a ottobre, tra le quali c’è quella del 20 che riguarda le fatture elettroniche e il versamento dell’imposta di bollo sul terzo trimestre del 2020
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A novembre ancora versamento trimestrale dell’Iva, poi il versamento del premio Inail con saldo 2019 e anticipo 2020, e molto altro. La data è il 16
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Lunga la lista di scadenze anche a dicembre: dall’acconto dell’imposta sostitutiva sui redditi derivanti dalle rivalutazioni del Tfr, il 16 dicembre, al versamento dell'acconto Iva relativo all'anno 2020, il 28 dicembre, ma anche in questo caso sono solo alcune delle tante
Il Tesoro ha confermato la propria linea, con il mancato rinvio delle scadenze fiscali: si sarebbe rischiato un "grande ingorgo fiscale" a settembre, afferma il viceministro Misiani. "Le partite Iva non stanno peggio degli altri. Ma ora rate mensili e addio agli ingorghi”, ha detto il viceministro per l'Economia al quotidiano La Stampa. ”In questo Paese bisogna anche iniziare a dire che le imposte vanno pagate perché servono a finanziare i servizi essenziali. E non credo che le partite Iva stiano peggio degli altri”, ha spiegato

La scelta del Governo di non rinviare le scadenze fiscali al 30 settembre 2020, come richiesto dai commercialisti, è "quanto mai ingiustificata”, replica il Comitato unitario delle professioni e la Rete delle professioni tecniche che appoggiano la protesta del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti. "L'ormai prossima scadenza delle tutele messe in campo dal Governo in assenza di una vera ripartenza dell'economia, frenata dalle preoccupazioni legate ad una nuova pandemia autunnale, rischia di far scoppiare un'emergenza sociale" sottolineano
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