Coronavirus, nei laboratori di Louis Vuitton si producono mascherine. VIDEO

Economia

Come anche molti altri marchi di moda, Louis Vuitton ha convertito la sua produzione per realizzare dispositivi di protezione sanitaria da destinare ai medici francesi impegnati nella lotta contro il Covid-19

Dalla produzione di borse e altri accessori di moda, a quella di mascherine per fronteggiare l’emergenza coronavirus. È la scelta fatta, come da molti altri marchi, anche da Louis Vuitton che ha convertito alcuni suoi siti di produzione, tra cui lo stabilimento di Sainte-Florence, in Francia, in un luogo dove si producono i dispositivi di protezione sanitaria (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LE DONAZIONI DI ARMANI - E QUELLE DI VALENTINO). Un video pubblicato da Reuters mostra l'area, con alcuni sarti intenti a realizzare i nuovi prodotti.

Gli artigiani schierati per la produzione di mascherine 

L’obiettivo di Louis Vuitton è quello di produrre centinaia di migliaia di mascherine, da fornire al personale medico francese. La compagnia ha dedicato alla produzione 300 artigiani in cinque diversi siti che realizzano mascherine non-chirurgiche “approvate da diversi organi di governo", come ha fatto sapere l’azienda in un comunicato. In particolare, nello stabilimento di Sainte-Florence, 22 sarti sono impegnati nella nova produzione. Attraversando il laboratorio, l’8 aprile scorso, il Ceo di Louis Vuitton, Michael Burke, ha spiegato che nonostante la produzione di mascherine, l’area ha ridotto di molto la sua attività durante il lockdown: “È la prima volta che vedo un laboratorio senza rumori”, ha commentato (TUTTI I MARCHI CONTROLLATI DA LVMH).

La domanda di mascherine in Francia

Come riporta Reuters, la Francia ha ordinato a marzo più di un miliardo di mascherine, la maggior parte delle quali dalla Cina. Il presidente francese Emmanuel Macron, però, ha incoraggiato la produzione dei dispositivi di sicurezza anche in territorio francese, per promuovere l’autosufficienza del Paese in tempo di crisi sanitaria.

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