Tra i provvedimenti di sostegno delle famiglie, lo stop per 9 mesi ai mutui prima casa (fino a 250mila euro). Il decreto elenca i casi in cui si può chiedere l'aiuto del Fondo Gasparrini, rafforzato con 500 milioni in più. Stima: interessa il 50% degli autonomi
Se avete problemi di entrate economiche a causa dell’epidemia da Coronavirus, potete sospendere la rata del mutuo per la prima casa. Lo prevede il Decreto Cura Italia, varato dal governo, tra le misure per sostenere le famiglie in difficoltà. Ma in quali casi e con quali limiti?
Chi può fare richiesta: dipendenti, autonomi, in CIG
A poter usufruire del provvedimento, sia lavoratori dipendenti che autonomi (nello specifico: a lavoratori dipendenti, collaboratori, parasubordinati e Partite Iva). Non c’è un limite di reddito determinato dall’Isee, come ribadito ai media dal ministro per la Famiglia e le Pari Opportunità Elena Bonetti, che ha aggiunto: "La sospensione della rata del mutuo è stata applicata per 9 mesi anche ai cassintegrati”.
Per quali motivi si può accedere agli aiuti
A che condizioni si può avanzare la richiesta? Il decreto legge le elenca tassativamente: cessazione del lavoro subordinato a tempo indeterminato o determinato (insomma, se si è perso il posto di lavoro per motivi legati dell’emergenza sanitaria) o cassa integrazione superiore ai 30 giorni; cessazione del lavoro parasubordinato o di rappresentanza commerciale o di agenzia; morte o riconoscimento di grave handicap o di invalidità civile oltre l’80; per i lavoratori autonomi, il paletto è la riduzione del fatturato di oltre il 33% dal 21/2/2020.
Per quali tipi di mutui
Per che tipo di contratto si può usufruire della facilitazione? Per i mutui per la prima casa, con un valore dell’abitazione fino a 250 mila euro. Quanto dura l’aiuto? Nove mesi, fino al dicembre 2020. Chi paga quelle rate? Viene utilizzato il Fondo Gasparrini, cioè il fondo di solidarietà per i mutui prima casa. È uno strumento già esistente (rafforzato di un finanziamento ad hoc da 500 milioni) gestito dalla Consap (la Concessionaria servizi assicurativi pubblici, controllata al 100% dal ministero dell’economia).
La relzione tecnica: platea di 230 mila autonomi
Nella relazione tecnica che accompagna il decreto, si legge che il Governo stima che la sospensione delle rate dei mutui casa possa essere richiesto da oltre 230mila titolari di partite Iva, ovvero la metà degli autonomi in possesso di prima casa. Per ogni nuova sospensione, l'onere medio annuo calcolato per il Fondo Gasparrini è di 1.000 euro, con un fabbisogno aggiuntivo di 240 milioni.