Nelle norme allo studio del governo, che lavora al “Cantiere Taranto”, anche un fondo da 50 milioni, sostegno alla zona del Porto e potenziamento dei presidi sanitari. Si valuta se inserire alcune misure nella manovra o se fare un decreto ad hoc
Un fondo "straordinario" da 50 milioni per i lavoratori ex Ilva in amministrazione straordinaria. Ma anche incentivi rafforzati, con sgravi che arriverebbero al 100% per tre anni, per chi assume i lavoratori in esubero del polo siderurgico. Sono queste alcune delle misure - che vanno dal sostegno alla zona del Porto al potenziamento dei presidi sanitari - allo studio del governo per il “Cantiere Taranto”: si starebbe valutando se inserirne alcune nella manovra o se portare tutto in un decreto ad hoc. (SALVINI POLEMICO: CLAMOROSO DISASTRO POTENZIALE)
Le ipotesi per i lavoratori
Il pacchetto di norme sarebbe ancora in fase di valutazione tecnica e politica, e il governo sarebbe orientato a trasformarlo in un unico decreto Taranto. Per gestire il problema degli esuberi, a partire dai lavoratori che già sono rimasti in carico alla gestione commissariale dell'ex Ilva, si stanno studiando diverse ipotesi, compresa quella di incentivare, con un bonus, chi dovesse accettare un nuovo lavoro lontano da Taranto. Si valuta anche l'istituzione di una Zona franca doganale, per incentivare il recupero delle potenzialità del porto di Taranto, oltre alla proroga dell'Agenzia per la somministrazione del lavoro in porto e per la riqualificazione professionale fino al 2022, nella quale sono confluiti circa 530 lavoratori in esubero delle imprese per la movimentazione dei container. L'esecutivo punta quindi ad accelerare il completamento delle infrastrutture nelle Zone economiche speciali che hanno subito rallentamenti per problemi di autorizzazioni o sequestri.
Il polo universitario e la green mobility
Tra le proposte compare poi l'annunciata creazione di un Polo universitario di Taranto per la sostenibilità ambientale e per la prevenzione delle malattie sul lavoro, con un finanziamento di 9 milioni l'anno per tre anni e la previsione di una laurea magistrale in medicina e chirurgia con sede a Taranto dall'anno accademico 2020-21. Si guarda anche alla green mobility, con un piano per la "mobilità dolce" da realizzare lungo linee ferroviarie dismesse. Per supportare le tradizioni del territorio danneggiate dalle crisi siderurgica potrebbe arrivare infine un finanziamento ad hoc.
Il Mise smentisce un’offerta economica di ArcelorMittal
Intanto oggi il ministero dello Sviluppo economico, dopo alcune indiscrezioni di stampa, ha smentito di aver mai parlato con ArcelorMittal “di una transazione economica per la sua uscita dallo stabilimento". La precisazione è arrivata in seguito alla notizia data da alcuni quotidiani secondo cui la multinazionale dell’acciaio avrebbe proposto al governo la risoluzione definitiva di ogni rapporto sulla vicenda ex Ilva mettendo sul piatto il pagamento di un miliardo di euro per lasciare gli impianti a Ilva in amministrazione straordinaria entro aprile 2020. “Abbiamo riavviato il negoziato - ha detto invece il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri - Adesso c'è un tavolo di negoziato" ma il tema "non si affronta singolarmente ma con una visione più ampia" e "si lancia un grande progetto per Taranto”.