La cessione del gruppo di cui fa parte "Repubblica" arriva dopo un cda fiume di Cir. "Nuovo azionista saprà sostenere gruppo nel processo di trasformazione digitale", ha detto Rodolfo De Benedetti. Elkann: "Il giornalismo di qualità ha un grande futuro"
Giornata epocale per il gruppo Espresso di cui fa parte anche il quotidiano "Repubblica". In tarda serata è arrivata la notizia che Exor ha siglato con Cir l'accordo per rilevare il 43,78% di Gedi a 0,46 euro per azione con un esborso di 102,4 milioni di euro. "Dopo quasi 30 anni durante i quali siamo stati azionisti di controllo della Società, desidero esprimere il più vivo ringraziamento a tutte le donne e gli uomini che hanno condiviso questo lungo percorso, che ha visto il gruppo contraddistinguersi sempre per la qualità del proprio giornalismo, per la capacità di innovazione e per la lungimiranza ed efficacia della gestione - ha detto il presidente di Cir, Rodolfo De Benedetti - Passiamo il testimone ad un azionista di primissimo livello, che da piu' di due anni partecipa alla vita della Societa', conosce l'editoria e le sue sfide, che in essa ha già investito in anni recenti e che anche grazie alla propria proiezione internazionale saprà sostenere il gruppo nel processo di trasformazione digitale in cui esso, come tutto il settore, è immerso", ha concluso.
Per Elkann "progetto imprenditoriale rigoroso"
"Con questa operazione ci impegniamo in un progetto imprenditoriale rigoroso, per accompagnare Gedi ad affrontare le sfide del futuro". Lo ha affermato John Elkann, presidente e amministratore delegato di Exor. Elkann ha poi aggiunto che la sua società "assicurerà la stabilità necessaria per accelerare le trasformazioni sul piano tecnologico e organizzativo. Siamo convinti che il giornalismo di qualità ha un grande futuro, se saprà coniugare autorevolezza, professionalità e indipendenza con le esigenze dei lettori, di oggi e di domani".