Fca: “Causa promossa da Gm è infondata e sconcertante”

Economia

General Motors ha annunciato causa accusando Fca di averla danneggiata manipolando le trattative per il rinnovo contrattuale con il UAW. Gm ha anche puntato il dito contro l'ex ad Marchionne. La replica: sconcertante manovra, ci difenderemo. Segno meno a Piazza Affari

Fca replica alle accuse di General Motors. La società, in una nota, ha fatto sapere che "si difenderà con tutte le forze dalla causa promossa ieri da General Motors". Fca ha definito le accuse "un tentativo senza basi di distogliere l'attenzione dalle sfide proprie di quella società". L'azienda parla di "sconcertante manovra" che "viene in un momento in cui Fca sta dimostrando di essere un concorrente sempre più forte" con il piano di fondersi con Psa. Intanto in avvio di seduta a Piazza Affari, Fca apre in sofferenza.

Le parole di Fca

Nella nota si legge che "Fca si occuperà di questo straordinario tentativo di creare un diversivo nei modi dovuti e continuerà a concentrarsi sul produrre risultati record e realizzare la sua entusiasmante visione del futuro dell'industria automobilistica. Fca ha fiducia che prevarrà nel difendersi da queste accuse in tribunale e intende avvalersi di tutte le tutele disponibili in risposta a questa causa senza fondamento" (LA CLASSIFICA DEI GRUPPI AUTOMOBILISTICI).

Manley ai dipendenti: azione Gm non ci frenerà

L'amministratore delegato di Fca, Mike Manley, in una lettera ai dipendenti, ha scritto: "Ci tenevo a contattarvi personalmente per assicurarvi che non ci faremo frenare da questa azione. La denuncia rimaneggia un insieme di salaci accuse pubbliche su questioni legali in sospeso a Detroit e a una prima analisi, al di là di insostenibili speculazioni, non presenta alcuna nuova accusa documentata". Manley esorta a mantenere "alto il nostro livello di prestazioni perché ha chiaramente preoccupato alcuni dei nostri concorrenti". L'ad ha ringraziato i lavoratori per il lavoro che continuano a fare "per creare un'azienda straordinaria".

La causa di GM

Nella giornata di mercoledì 20 novembre è emerso che General Motors ha fatto causa a Fca, accusandola di averla danneggiata manipolando le trattative per il rinnovo del contratto di lavoro con il United Auto Workers fra il 2009 e il 2015. Gm ha puntato il dito contro l'ex amministratore delegato, Sergio Marchionne, definito una "figura centrale" nello schema di tangenti pagato da Fca al Uaw per indebolire Gm e spianare la strada alle nozze con Fiat Chrysler. Accuse che già ieri Fca ha definito "senza merito”. Fca si è detta "stupita per i contenuti e la tempistica" dell'azione legale. "Possiamo solo presumere che punti a fermare la proposta fusione con PSA e le trattative con il Uaw" aggiunge Fca.

Le accuse

Nell'azione legale Gm accusa Fca di essersi impegnata nel portare avanti un disegno di corruzione che ha "minato l'integrità del processo di contrattazione collettiva e causato sostanziali danno a Gm", spiega la casa automobilistica guidata da Mary Barra. "Puntiamo a ottenere sostanziali danni": i fondi che Gm recupererà saranno investiti negli Stati Uniti a beneficio dei dipendenti di Gm e della creazione di posti di lavoro, spiega Craig Glidden, il responsabile legale del costruttore. La causa prende di mira Fca e tre suoi ex manager, che si sono già dichiarati colpevoli e condannati al carcere. Fca si è sempre detta estranea ai fatti, non al corrente della cospirazione fra tre suoi ex manager con funzionari del Uaw. Il Dipartimento di Giustizia indaga da anni su una possibile corruzione nel sindacato ed è uscito allo scoperto nel 2017 con i tre ex manager di Fca per aver pagato funzionari del Uaw così da mantenerli "grassi, stupidi e contenti". L'inchiesta di corruzione all'interno del sindacato si è poi allargata arrivando fino al presidente Gary Jones, al momento in aspettativa. Nel commentare le accuse di Gm a Fca, il Uaw precisa di aver intrapreso iniziative per prevenire che una mala gestione finanziaria si ripeta.

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