Lo studio della Casaleggio Associati: blockchain, Intelligenza Artificiale e 5G aiutano le aziende a crescere. Il modello sono i colossi del web ma anche gli imprenditori italiani possono diventare smart
Internet delle cose, 5G, Intelligenza artificiale, Quantum computing. Sono alcuni degli ingredienti della cosiddetta quarta rivoluzione industriale. Chi sa sfruttarli può aumentare la produzione di 10 volte nel giro di 5 anni. Ma attenzione: chi non è smart - o non lo diventa - è perduto. È quanto emerge da una ricerca su come cambiano le aziende, condotta dalla Casaleggio Associati e presentata a Milano giovedì 14 novembre.
Casaleggio: “C’è spazio anche per le aziende italiane”
I colossi del web vengono presi a modello: “Le ricette per cambiare le regole del gioco possono essere applicate anche dalle piccole medie imprese italiane”, spiega a Sky TG24 Davide Casaleggio che preferisce non parlare di politica per concentrarsi sulla ricerca sulle smart company: “Chi non si adegua guarderà le aziende dall’estero prendersi il loro mercato”.
Gli esempi da seguire
Casaleggio cita l’esempio di Peloton, azienda che negli Stati Uniti ha saputo reinventarsi passando dalla vendita di cyclette alle lezioni di fitness in streaming. Oppure il monopattino: connesso a internet e con un gps ha creato un nuovo modello di business diventando uno dei protagonisti dei servizi in sharing.
Le previsioni per il futuro
Secondo le stime, il mercato dell'Intelligenza Artificiale nel 2018 valeva circa 20,7 miliardi di dollari. Nel 2026 sarà 202,6 miliardi di dollari, mentre nel 2035 si valuta che avrà un impatto sulla produttività italiana del 12% e in alcuni Paesi raggiungerà il 40%. Le connessioni 5G passeranno da 5 milioni del 2019 a 2,6 miliardi nel 2025. E ancora: oltre 4 milioni di robot saranno presenti in più di 50.000 magazzini in tutto il mondo e, secondo la ricerca, la collaborazione tra robot e umani può aumentare l'efficienza nella produzione dell'85%.
La quarta rivoluzione industriale
“Siamo nel mezzo della quarta rivoluzione industriale - conclude Casaleggio - e se non lo capiamo oggi finirà come con l’e-commerce: cresce a due cifre ogni anno, ormai da dieci anni a questa parte. Eppure gli attori che si posizionano sul mercato, sono sempre esteri”.