Laurea honoris causa alla Cattolica di Milano per il presidente della Banca centrale europea. “L’euro è più popolare che mai”, dice. Poi ribadisce il richiamo ai governi a fare di più per non aggravare le responsabilità della Bce
“Sono ottimista sul futuro dell'Europa”. A dirlo è il numero uno della Bce Mario Draghi, durante una cerimonia all’Università Cattolica di Milano nella quale gli è stata conferita la laurea honoris causa in Economia. “L'euro è più popolare che mai, mentre il sostegno a favore dell'Ue è ai massimi dall'inizio della crisi”, ha aggiunto il presidente uscente dell'Eurotower nel suo discorso. Poi ha spiegato che “una politica di bilancio più attiva nell'Eurozona renderebbe possibile regolare le nostre politiche (della Bce, ndr) più velocemente”.
Draghi: serve maggior ruolo politica di bilancio in Ue
Draghi, quindi, ha sottolineato che nell’Ue serve un ruolo maggiore della politica di bilancio. Poi ha ribadito il richiamo ai governi a fare di più per non aggravare le responsabilità della Banca centrale. “Negli Usa, per esempio, fra il 2009 e il 2018 il bilancio primario strutturale è stato al 3,6%, nell'Eurozona pari a +0,5%”, ha detto Draghi. Così – ha aggiunto – i tassi negli Usa sono potuti salire prima, mentre nell'Eurozona sono rimasti negativi.
“Oggi sono i dubbiosi a essere messi in discussione”
Draghi ha difeso le politiche della Banca centrale europea. “La creazione dell'Unione europea, l'introduzione dell'euro e le operazioni della Bce hanno incontrato molti ostacoli e affrontato tante critiche. Eppure si sono dimostrate valide e oggi sono coloro che dubitavano, i dubbiosi, a essere messi in discussione”, ha detto. Poi ha aggiunto che le decisioni dei policy maker sono "basate sulla conoscenza degli esperti" e richiedono "decisioni ponderate il cui merito tecnico è tenuto distinto dal merito politico".
“Confermata la legittimità delle politiche della Bce”
Sempre sulla Bce, Draghi ha sottolineato che “i dati hanno suggerito e continuano a suggerire” che “i benefici delle misure di politica monetaria prese” nel 2014 e nel 2015, con l'adozione di tassi negativi e l'acquisto di bond, “in termini netti superano i costi potenziali”. “Comunque – ha aggiunto – le conclusioni devono continuamente esser riesaminate e aggiornate ogni volta che è necessario”, cosa che la Bce – ha detto ancora – ha fatto. Draghi ha anche ricordato che “le preoccupazioni che le politiche non convenzionali peggiorino l'ineguaglianza erano infondate e questo ha rafforzato la risolutezza della Bce nel perseguire il suo percorso di politica monetaria”. Infine, ha spiegato che alla Banca centrale "non siamo stati mai preoccupati dei ricorsi alla Corte di giustizia europea. Anzi ne siamo stati lieti" perché hanno consentito a una delle massime autorità giuridiche di "confermare la legittimità delle politiche della Bce”.
La Laurea honoris causa in Economia
L’Università Cattolica di Milano ha conferito a Draghi la Laurea honoris causa in Economia. “È nel modo in cui ha condotto la Banca centrale europea nella tempesta che la moneta unica ha attraversato in questi anni il suo contributo più significativo”, ha detto il rettore Franco Anelli nella sua introduzione. “La presidenza di Mario Draghi – ha aggiunto – ha indubbiamente lasciato il segno” rappresentando una "parabola" che anche "nella semplificata - ma spero non fallace - percezione di chi non è un economista, parte dalla convinta e tenace difesa della moneta unica europea”.