Il costo del prestito ipotecario continua a calare. Eppure si registra un'inflessione anche nella richiesta dei mutui, a causa dell'incertezza politica
E’ un momento positivo per chi ha acceso (o si accinge ad accendere) un mutuo: i tassi di interesse infatti stanno continuano a calare, una discesa che aggiorna progressivamente nuovi record.
Il confronto
I dati dello scorso 30 maggio 2019, riportati oggi dal Sole 24 Ore, indicano che in media un prestito ipotecario a tasso fisso costa oggi l’1,79%, il livello più basso mai registrato. Nella primavera del 2012 il tasso era del 6%, nel 2016 del 2,3%. Anche i tassi variabili sono ai minimi storici: 0,88%, quando erano del 3,7% nel 2012. Spostandoci dai valori medi ai casi concreti, oggi è possibile - quando il finanziamento non supera il 50% del valore dell’immobile - stipulare un mutuo a tasso fisso pari all’1% (che diventa, spiega ancora il quotidiano economico, l’1,17% quando si aggiungono le spese accessorie e quindi si passa dal Tan, Tasso annuo nominale, al Taeg o Isc, Indicatore sintetico di costo).
Mutui in calo
L’altro dato interessante è che, a dispetto del momento favorevole, i mutui stiano perdendo appeal: rispetto alle richieste del maggio di un anno fa, nel maggio del 2019 si registra un calo del 6%, prevale una strategia di attesa in cui pesa il periodo di incertezza politica (fra tutte l’ipotesi che per finanziare la flat tax il governa possa sottrarre risorse al bacino per le detrazioni degli interessi passivi sui mutui per la prima casa o per le ristrutturazione).