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Dombrovskis a Sky TG24: “L’Italia corregga traiettoria, altrimenti ci sarà procedura”

Economia

Il vicepresidente della Commissione Ue si dice “aperto al dialogo con gli Stati membri” ma auspica un cambio di rotta dell’esecutivo italiano. “Gli stimoli fiscali non stanno promuovendo l’economia”, sottolinea. E aggiunge: “La responsabilità è di questo governo”

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“È importante che l’Italia corregga la traiettoria fiscale, altrimenti ci sarà una procedura”. L’avvertimento arriva dal vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, intervistato da Sky TG24. Dombrovskis, parlando del primo via libera che la Commissione europea ha dato alla procedura di infrazione contro l'Italia, sottolinea: “Noi siamo aperti al dialogo con gli Stati membri, ma in questo caso è necessaria prima una correzione della traiettoria fiscale”.

Dombrovskis: “Strategia sugli stimoli fiscali non sta funzionando”

“La strategia del governo italiano, riguardo agli stimoli fiscali per promuovere l’economia, non sta funzionando”, spiega il vicepresidente. “Invece dello stimolo fiscale atteso, l’economia italiana è rallentata notevolmente e adesso l’Italia è il Paese che cresce più lentamente in Europa, solo allo 0,1%. Il deficit di bilancio è aumentato, ha portato a una riduzione della fiducia e sono aumentati i tassi di interesse”, ricorda, sottolineando l’importanza di un ritorno “sulla traiettoria della crescita economica concentrandosi sulle riforme strutturali e non sugli stimoli fiscali, perché non c’è lo spazio fiscale per farli”.

“La procedura riguarda le decisioni di questo governo”

Rispondendo poi a una domanda se la situazione italiana attuale sia responsabilità di questo Governo o anche dei precedenti, Dombrovskis risponde: “La procedura per deficit eccessivo riguarda quest’anno e l’anno prossimo e quindi riflette le decisioni di questo governo, come quella di aumentare il deficit di budget quest’anno che ha portato le conseguenze negative sull’economia italiana. Riguardo all’anno scorso, il governo è cambiato a giugno, per cui la responsabilità è condivisa”.