Il presidente dell’Inps: "Respinto il 25% delle richieste, solo 12 i casi di persone che hanno restituito il beneficio, non 100mila". Poi aggiunge: "Anche il Trentino vulnerabile: sono state 4.147 le istanze"
Le domande per il reddito di cittadinanza "fino al 31 maggio sono state 1 milione e 270 mila, sono in linea con quelle previste e c'è un tasso di rifiuto del 25%, cioè delle domande respinte. Se si conferma questo andamento avremo un miliardo l'anno che poi potrà essere utilizzato dal Governo". I dati sono stati resi noti da Pasquale Tridico, presidente Inps, al Festival dell'economia di Trento (LA MISURA BANDIERA DEL M5s).
Tridico: "Solo 12 persone hanno restitutito il reddito"
Tridico ha poi chiarito: "Avete sentito parlare di una grossa fake news, cioè 100.000 persone che hanno restituito il reddito ma non è vero. Ci sono stati 12 casi, ad esempio Genova, Napoli e Palermo, dove delle persone si sono informate sul come rifiutare il reddito. Ma sapete perché? Sono state le aziende, per cui queste persone lavoravano in nero, per evitare sanzioni, a consigliare ai beneficiari di rinunciare". Per Tridico "con i vincoli al lavoro nero, le minacce di sanzioni previste per le aziende, fino anche al carcere, si è venuto a creare un meccanismo per cui si è molto attenti a lavorare in nero e prendere una reddito di cittadinanza".
Tridico: "Anche Trentino vulnerabile: oltre 4mila domande"
Il presidente dell’Inps, parlando sempre a Trento, ha anche sottolineato un dato inatteso: "Abbiamo avuto 4.147 domande di reddito di cittadinanza anche qui ed abbiamo avuto un numero importante di domande e di respingimenti, del 26%, in linea con il dato nazionale, che sottende un dato di vulnerabilità che arriva fino al ricco Trentino".