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Finché Amazon non ci separi (gli effetti del divorzio sul gruppo?)

Economia

Mariangela Pira

Finanza & Dintorni 

Il divorzio tra Jeff Bezos e MacKenzie avrà conseguenze su Amazon? Interessante vedere come esistano veri e propri studi sui divorzi miliardari. Soprattutto se non esiste un accordo prematrimoniale. Ne parlo oggi nel blog. 

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Non amo occuparmi di gossip, mai. Certo, a meno che non riguardi sbirciare le foto delle case reali europee.

Ho quindi pensato di guardare al tutto da un angolo visuale differente. Un divorzio di questa entità, finora, non si era mai visto. Parlo ovviamente di Jeff Bezos e di sua moglie MacKenzie che hanno annunciato ufficialmente una separazione amichevole. Nei 25 anni di matrimonio Bezos ha fondato il gigante Amazon, una società nel settore spazio chiamata Blue Origin e ha acquistato il prestigioso quotidiano Washington Post.

Nello stato di Washington, dove la coppia vive, vige la cosiddetta comunione dei beni. Che si dividono equamente, tra marito e moglie. Non significa ci sarà una divisione al 50/50. Alcuni avvocati divorzisti interpellati dalla tv finanziaria CNBC sostengono che chi guadagna di più  - e quindi il suo futuro desta meno preoccupazioni – potrebbe ricevere meno.

Ora, parliamo di un uomo il cui patrimonio vale 137 miliardi di $ stando all’Indice dei Miliardari di Bloomberg. Di certo non c’è stata ad ora alcuna situazione simile, sia per la magnitudine del suo patrimonio, sia per il fatto che l’influente fondatore di una società sta divorziando da chi lo ha accompagnato da prima che il suo percorso di crescita iniziasse.

Murdoch forse si avvicina, quando divorziò dalla seconda moglie Anna, con lui per trent’anni e che lo vide costruire il suo impero mediatico. Ma avevano un accordo pre-matrimoniale. E' questa la parola chiave: non è dato sapere se i Bezos lo abbiano siglato.

Tutta la ricchezza di Jeff è legata in qualche modo ad Amazon. Le azioni che riceverà MacKenzie in qualche modo ne cambieranno la proprietà? E a Jeff Bezos resterà abbastanza potere di voto con il suo pacchetto di azioni? Interessante anche lo studio di un professore di Stanford, David Larcker, che mostra come un miliardario che vede il suo patrimonio assottigliarsi possa essere meno volenteroso ad investire sull'innovazione. Certo, quello di Bezos, resterebbe un gran bel patrimonio.

I due, visto l'annuncio comune e amichevole che ha reso pubblica la separazione, potrebbero aver già trovato un’intesa, accordo prematrimoniale o no. MacKenzie per esempio potrebbe rinunciare al diritto di voto sul suo ghiotto pacchetto azionario.

Finché Amazon non ci separi.