Nissan: cda straordinario licenzia Carlos Ghosn

Economia
Carlos Ghosn (foto di repertorio - Ansa)
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Il manager è attualmente in stato di arresto, accusato di illeciti finanziari. La casa giapponese ha anche accusato Ghosn e il suo braccio destro Greg Kelly di uso personale dei beni aziendali

Con un consiglio di amministrazione straordinario Nissan ha deciso la rimozione dell'incarico di Carlos Ghosn, presidente del gruppo composto dalla casa automobilistica nipponica, dalla francese Renault e dall'altra azienda giapponese Mitsubishi Motors. Al momento Ghosn è in stato di arresto dallo scorso 19 novembre con l'accusa di aver falsificato documenti relativi ai suoi compensi finanziari.

Nissan contro Ghosn e Kelly

La notizia del licenziamento era nell'aria da giorni e nella giornata di giovedì 22 novembre è diventata ufficiale. Ghosn e un altro consigliere del cda, Greg Kelly, erano stati arrestati a Tokyo per aver dichiarato guadagni inferiori a quelli realmente percepiti. Il cda di Nissan, secondo quanto rivelano fonti dell'azienda, ha licenziato anche Kelly e accusato i due manager di uso personale dei beni aziendali, al termine di un'indagine interna durata un mese. Non è ancora chiaro il comportamento degli altri membri dell'alleanza automobilistica: Mitsubishi Motors si riunirà a breve per discutere del futuro di Ghosn e sembra intenzionata a licenziarlo. Renault invece non ha fatto per il momento decadere il manager dal suo incarico di ceo ma si è limitata a designare come ceo ad interim Thierry Bolloré e come presidente provvisorio non esecutivo Philippe Lagayette.

Le accuse

Stando alle prime ricostruzioni, le irregolarità finanziarie contestate sarebbero andate avanti per cinque anni. Ghosn, 64 anni, avrebbe fornito false informazioni sul proprio reddito e avrebbe manomesso anche i bilanci aziendali. Nissan ha dichiarato che coopererà con l'investigazione e fornirà le informazioni necessarie. La Corte distrettuale di Tokyo ha esteso mercoledì 21 dicembre di altri 10 giorni il fermo del manager brasiliano, fino al 30 novembre. Il tribunale ha inoltre esteso la fase di detenzione per l'altro dirigente, lo statunitense Greg Kelly, arrestato con lo stesso tipo di incriminazioni.

Alleanza a rischio

Per il momento, Nissan ha confermato che l'alleanza di lunga data con Reanult rimarrà intatta. Secondo gli analisti però, riporta l'agenzia Agi, il futuro della partnership franco-giapponese è a rischio. La strategia di Ghosn di procedere verso una ulteriore integrazione fino a una sostanziale fusione ha incontrato forti opposizioni in Giappone, sia dentro Nissan sia in ambienti governativi. Sebbene Nissan abbia un fatturato annuo di quasi il 60% superiore a quello della Renault, la compagnia francese detiene il 43% delle azioni e dei diritti di voto di Nissan, contro una partecipazione del 15% del gruppo giapponese in Renault.

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