Legge di bilancio, la manovra può valere fino a 30 miliardi

Economia
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Almeno 16 mld per misure chiave per Lega e M5s. Da gennaio si punta a introdurre pensioni di cittadinanza. Di Maio: "Con Tria armonia". Lega propone: 500 mln per vittime crisi bancarie. Salvini: "Prima crescita, poi vincoli". Bitonci: 2 regimi semplificati per flat tax

La prima manovra finanziaria del governo Lega-M5S potrebbe valere fino a 30 miliardi di euro, dei quali 12,4 per congelare l’aumento dell’Iva e almeno altri 16 per l'attuazione delle misure chiave per i due partiti di maggioranza. Per la Lega il primo impegno deve essere "smontare la legge Fornero": "Prima viene la crescita e poi vengono i vincoli", ha ribadito il leader Salvini. Il M5S preme per l'avvio del reddito di cittadinanza: “Sarà uno dei pilastri della manovra”, ha dichiarato il vicepremier Di Maio, che garantisce "piena armonia" con il ministro dell’Economia Giovanni Tria. Il viceministro dell'Economia, Laura Castelli ha annunciato che da gennaio 2019 partiranno le pensioni di cittadinanza da 780 euro netti al mese. Nel 2019 il focus sarebbe poi sulle imprese, con flat tax e “super-Ires” per poi dare un segnale forte nel 2020 alle famiglie. Il sottosegretario Massimo Bitonci propone lo stanziamento di 500 milioni per i risparmiatori vittima delle crisi bancarie e ipotizza un decreto che contenga la pace fiscale “con un tetto di un milione a contribuente”. 

Due regimi semplificati per la flat tax

Bitonci, poi, prospetta nella prossima manovra due regimi semplificati per la flat tax. "La prima aliquota al 15% potrebbe riguardare chi ha ricavi fino a 65mila euro, senza contabilità e Iva" mentre si pensa "a un 5% in più, quindi flat al 20%, fino al tetto da 100mila euro di redditi". Tra le novità possibili anche una mini flat tax con un'aliquota al 5%, per tre-cinque anni, per le start up di giovani under 35, con ricavi fino a 65mila euro.

Di Maio: "Reddito di cittadinanza pilastro della manovra"

Il ministro del Lavoro e vicepremier Luigi Di Maio, intanto, ha ribadito la totale sintonia con Giovanni Tria. "C'è piena armonia con il nostro Ministro dell'Economia sui prossimi passi da fare. Non c'è alcuna volontà di uno scontro con l'UE e non c'è l'intenzione di distruggere i conti pubblici”, ha detto in un'intervista a El Mundo. "Non dobbiamo distruggere i conti pubblici, - ha aggiunto - ma nemmeno attaccarci ai cosiddetti 'zero virgola' che imprigionano le economie e lo sviluppo. Di certo ci sarà il massimo impegno, da parte nostra, a realizzare tutte le azioni davvero necessarie per migliorare la qualità delle istituzioni e dei bilanci nazionali". Poi un passaggio sul reddito di cittadinanza (COS'È), definito “uno dei pilastri della manovra economica ed è uno dei cuori della nostra proposta politica”. “Ci sarà senz'altro come già esiste in varie forme quasi in tutta Europa”, ha spiegato Di Maio, sottolineando che si partirà dalla riforma dei centri per l’impiego. Dove prenderà i soldi lo Stato per realizzare questa operazione? "Non bisogna sottovalutare l'Italia, siamo un grande Paese con incredibili potenzialità inespresse”, la risposta del leader del M5s, sostenendo che “è arrivato il momento di avere politiche espansive"

La Lega propone mezzo miliardo per risparmiatori

Intanto il sottosegretario all’Economia Massimo Bitonci ha annunciato la proposta della Lega di stanziare 500 milioni di euro per i risparmiatori vittima delle crisi bancarie. “Vogliamo stanziare una somma non inferiore a 5 volte quella che ha messo il Pd. Loro hanno messo 100 milioni, noi vogliamo metterci mezzo miliardo con soluzioni che accelerino il pagamento ai soggetti truffati", ha dichiarato. Le proposte saranno esaminate dal governo in un vertice atteso nei primi giorni della prossima settimana, forse già lunedì. La manovra potrebbe poi essere accompagnata da un decreto fisco collegato, in cui potrebbero essere inserite – ha spiegato ancora Bitonci – pace fiscale "con un tetto di 1 milione a contribuente" e nuova voluntary disclosure.

Salvini: "Prima viene la crescita e poi vengono i vincoli"

"Prima viene la crescita e poi vengono i vincoli", ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini. "Stiamo lavorando giorno e notte, la settimana prossima metteremo i numeri nelle tabelline", ha dichiarato. La manovra "deve far crescere questo paese, fare andare in pensione chi ne ha diritto, aprire il mondo del lavoro a ragazzi che altrimenti scappano, ridurre le tasse a milioni di italiani, tagliare la burocrazia e rottamare le cartelle di Equitalia”, ha concluso.

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