Moscovici: "Italia è un problema nella zona euro". Scontro con Di Maio
EconomiaIl commissario europeo ha lanciato un monito in vista delle prossime elezioni europee: "Oggi, come negli anni '30, vedo dei piccoli Mussolini". Replica il vicepremier: "Non si permetta". Moavero a Oettinger: "Proposta bilancio Ue inadeguata"
L'Italia è "un problema" nella zona euro. Il commissario europeo agli Affari Economici Pierre Moscovici, in conferenza stampa a Parigi ha attaccato: "C’è un problema che è l'Italia", ha dichiarato il responsabile Ue, aggiungendo: "È proprio il tema su cui mi voglio concentrare prima di tutto". Moscovici si è poi detto preoccupato per l'avanzata dei populisti in Europa: "Oggi come negli anni '30", in giro ci sono "dei piccoli Mussolini". La replica italiana è arrivata dal vicepremier Luigi Di Maio: "L'atteggiamento da parte di alcuni commissari europei è inaccettabile, veramente insopportabile. Dall'alto della loro Commissione europea si permettono di dire che in Italia ci sono tanti piccoli Mussolini, non si devono permettere", ha ribadito il leader del M5s. Intanto il commissario Oettinger, che ha annunciato a causa della Brexit un aumento dei contributi richiesti agli Stati membri, ha incontrato il ministro degli Esteri Moavero Milanesi e lo stesso Di Maio per discutere della proposta di bilancio europeo. "Resta il veto italiano", ha ribadito Di Maio. "Proposta inadeguata", gli fa eco Moavero.
"Oggi c'è un clima che assomiglia molto agli anni '30"
Le parole di Moscovici hanno fatto molto discutere. Il commissario è tornato a dirsi preoccupato per la progressione dei populisti in Europa a meno di un anno dalle elezioni europee del 2019. Oggi "c’è un clima che assomiglia molto agli anni '30. Certo, non dobbiamo esagerare, chiaramente non c’è Hitler, forse dei piccoli Mussolini...", ha sottolineato il commissario. "La storia, come diceva Raymond Aron, è tragica, bisogna evitare che sprofondi nelle sue ore più buie", ha continuato il responsabile Ue, secondo cui tuttavia, almeno nelle prossime europee, i populisti non conquisteranno la schiacciante maggioranza dell'Assemblea Ue, ma otterranno comunque una "forte progressione". "Per la prima volta nella mia vita di europeo ho paura", ha ribadito, evocando lo spettro di una "minaccia essenziale, esistenziale" per l'Europa. Il commissario ha poi lanciato un appello in vista della prossima legge di bilancio italiana: "L'Italia deve essere credibile, con un bilancio credibile", ha detto. "Ho visto il ministro Tria venerdì pomeriggio a Vienna. Continuiamo a lavorare per una soluzione comune", ha sottolineato, aggiungendo che "alla fine non sarà soltanto lui a votare la legge di bilancio, ma tutto il governo". Ha poi espresso un nuovo monito affinché il nostro Paese riduca il debito per il suo stesso interesse.
Di Maio a Oettinger: "Resta veto a bilancio Ue"
Intanto il ministro degli Esteri Moavero Milanesi e il vicepremier Luigi Di Maio hanno incontrato alla Farnesina il commissario Ue Gunther Oettinger per discutere della proposta della Commissione sul bilancio Ue. Il commissario ha annunciato che, a causa della Brexit, l'Ue chiederà ai 27 Stati membri un aumento dei contributi per il nuovo bilancio pluriennale europeo. "Ci sarà un buco di 12-14 miliardi" nel bilancio europeo e l'Ue "vorrà coprire il buco con l'80% di nuove entrate e il 20% di tagli. Quindi - ha spiegato Oettinger - chiediamo agli Stati membri di versare un po' di più". "La nostra posizione sulla programmazione del bilancio europeo per ora non cambia - ha replicato Di Maio - la discussione sul prossimo bilancio per ora ci vede molto preoccupati".
Moavero: "La proposta di bilancio è inadeguata"
Concorda con Di Maio anche Moavero: la proposta Ue "appare inadeguata perché non risponde a sufficienza alle preoccupazioni e alle attese dei cittadini", ha dichiarato il titolare degli Esteri. È stato convenuto con il Commissario, si legge in una nota, di proseguire i lavori, intensificando il confronto sugli obiettivi politici e le connesse priorità di bilancio. Secondo Moavero, "è auspicabile che la Commissione sia più coraggiosa nell'individuare fonti aggiuntive per le risorse del bilancio Ue". “Non è più giustificato che quest'ultime dipendano, prevalentemente, dai contributi versati da ciascuno Stato membro; in questo modo, infatti, si sottraggono risorse ai bilanci nazionali - ha aggiunto il ministro - Occorre, invece, elaborare nuove 'risorse proprie', di genuina impronta europea. Per esempio, si può procedere a sistematiche emissioni di strumenti finanziari Ue, concepiti ad hoc, per realizzare concreti progetti di investimento favorevoli alla competitività". Moavero ha poi richiesto lo stanziamento di maggiori risorse sul fronte immigrazione.