Materie scientifiche: diverso l'approccio dei ragazzi e delle ragazze

Economia

Mariangela Pira

Finanza & Dintorni

Finora era una dinamica osservata in classe. Oggi è confermata da uno studio: i ragazzi si sopravvalutano quando studiano le STEM, mentre le ragazze si sottovalutano. 

Finora era una dinamica osservata in molte classi. Oggi è supportata da uno studio pubblicato da Advances in Physiology Education: i ragazzi si sopravvalutano quando studiano le STEM*, mentre le ragazze si sottovalutano. 

I ricercatori della Arizona State University, che hanno intervistato 202 studenti, scrivono nel loro rapporto che gli studenti tendono ad avere una percezione di sé migliore rispetto a come si percepiscono invece le studentesse, ben più modeste. "Lo studente in media ritiene di essere più sveglio del 66% della sua classe quando si tratta di studiare materie scientifiche - scrive la professoressa Sara E. Brownell  - mentre la studentessa ritiene di essere più sveglia di alcuni dei suoi compagni, non certo della maggioranza". Questo secondo Brownell ha delle conseguenze e influenza il comportamento delle ragazze in classe. "Durante l'insegnamento delle materie scientifiche - continua Brownell - alzano meno la mano rispetto ai compagni e rispondono in misura inferiore alle domande dei professori". 

Certo, penso, in generale le ragazze hanno un rapporto complesso con le STEM. Non sono negli Usa, ma anche in Italia e in Europa, dove - per fare un esempio -  meno di un laureato su cinque in scienze informatiche è donna  (indagine "Pisa" dell'Ocse). E' una questione di attitudine? Assolutamente no. "Gli stereotipi legati al genere e la mancanza di modelli di riferimento continua a incanalare le scelte delle ragazze lontano dalle materie scientifiche", scrive nell'introduzione della ricerca "Perché le ragazze europee non studiano le STEM", il professor Martin Bauer della London School of Economics. 

La ricerca smentisce con forza il luogo comune che vuole i ragazzi "naturalmente portati" per la matermatica e le scienze e le ragazze per le materie umanistiche. Dice invece che per le ragazze europee l'interesse per le materie scientifiche si sviluppa verso gli 11 anni, per poi calare drasticamente tra i 15 e i 16 anni. Allo stesso modo, in Italia l'interesse inizia a calare dopo i 17 anni per poi avere un picco verso il basso intorno ai 26 anni. I docenti, si suggerisce, dovrebbero tenere in considerazione queste età per operare un cambiamento.

Il report sottolinea anche che molte delle ragazze si sentirebbero più a proprio agio a perseguire una professione in questo ambito se avessero la conferma di ricevere lo stesso trattamento riservato agli uomini. Un altro elemento che ho trovato interessante è che il 43.8% dele 11.500 ragazze intervistate in dodici paesi associa figure maschili a questa professione. In Italia però abbiamo fior fiore di modelli femminili in queste materie (Montalcini, Cristoforetti, Gianotti ma ne potrei citare tante altre) con cui le ragazze possono crescere. Anche i media possono fare la loro parte, riservando a questi modelli il giusto spazio. 

Quindi ragazze, niente deve impedirvi di studiare materie scientifiche se volete farlo. Avete tutte le carte in regola. 

p.s. la mancanza di studentesse in materie scientifiche  potrebbe rappresentare un problema anche per il futuro dell'Europa che entro il 2020 potrebbe dover fare i conti con una spaventosa carena di ingegneri specializzati (circa 900.000 secondo le ultime stime della Commissione Europea.

*Stem è un acronimo che unisce le prime lettere di Scienza, Tecnologia, Engineering - Ingegneria e Matematica. Sono in buona sostanza le materie scientifiche

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