Ilva, Di Maio: "Gara illegittima, ma non si può annullare"

Economia
Foto: Archivio Ansa

Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico ha parlato in conferenza stampa al Mise sulla possibile revoca dell'assegnazione al colosso dell'acciaio. Calenda a Sky Tg24: "E' una fesserìa, il governo deve chiudere con Mittal"

"Un delitto perfetto" dove la vittima è l'interesse dello Stato e di cittadini e lavoratori ad avere un ambiente più salubre e condizioni di lavoro migliori. Il ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio definisce così la procedura di gara che ha portato l'assegnazione del gruppo Ilva ad AmInvestCo (controllata da ArcelorMittal).

Il delitto perfetto

"Il delitto è perfetto perché la gara, ancorché viziata, non si può annullare" spiega alla fine di una conferenza stampa convocata per illustrare il parere dell'Avvocatura dello Stato che nessuno può ancora leggere perché coperto dalla clausola di non ostensività. "Lo renderemo pubblico quando la procedura amministrativa di verifica sulla gara sarà ultimata", assicura il ministro che spiega saranno necessari altri 15 giorni. Infatti la procedura prosegue da oggi al ministero dell'Ambiente guidato da un fedelissimo di Di Maio, il ministro e generale dei Carabinieri Forestali Sergio Costa.

ArcelorMittal, alla quale Di Maio riconosce pubblicamente la "buona fede", tira un respiro di sollievo e conferma tramite un portavoce il suo "interesse a diventare un proprietario responsabile" dell'Ilva". Ma tutti gli altri co-protagonisti insorgono di fronte a quello che sembra l'ennesimo passo verso terre, incognite e pericolose, per l'Ilva e per Taranto.

Calenda a Sky tg24: è una fesseria

"Delitto perfetto? E' una fesseria - dice a Sky tg24 l'ex ministro Carlo Calenda -  Del resto resto la contraddizione la fa emergere lo stesso di Maio. Quando uno dice che secondo l'Avvocatura, il cui  parere non fa vedere, la gara è illegittima per un eccesso di potere, però non la posso annullare, perché corrisponderebbe a un interesse pubblico, sta creando un precedente che non si è mai sentito. Lui ha  chiesto il parere all'Avvocatura per sapere se la gara era  illegittima, secondo lui l'avvocatura gli avrebbe detto di sì, però  dice non può annullare la gara perché probabilmente l'accordo con  Mittal è nell'interesse pubblico. Allora perché ha chiesto il parere? ". Insomma, dice Calenda "basta chiudere l'accordo con Mittal, perché non si possono buttare via 20mila posti di lavoro (VIDEO).

L'offerta Mittal

Se una cosa sembra chiara è che Di Maio punta a migliorare l'offerta di Mittal. Non vuole annullare la gara, vuole però tenersi il potere di farlo per salvare la vittima del delitto perfetto, "l'interesse pubblico concreto e attuale" a suo parere "non soddisfatto", "non tutelato". E apre anche all'ipotesi che altri possano interessarsi all'Ilva: in questo caso si valuterebbe l'opportunità di riaprire la gara. Di Maio elenca i problemi: "l'eccesso di potere" usato nell'aver escluso dalla procedura una fase di rilanci; il "conflitto di interessi"; il mancato rispetto del "principio di concorrenza"; c'è persino quell'impunita' penale estesa al 2023 ad amministratori e proprietari "anticostituzionale" per il Governo.

Sindacati: il governo prenda una decisione

I sindacati però non seguono il Governo in questo percorso. "Il Governo prenda una decisione" dice ancora una volta il segretario generale della Cisl Annamaria Furlan. "Non incontreremo Mittal senza convocazione del Governo" fa sapere a nume di tutti gli altri sindacati il segretario della Uilm Rocco Palombella mentre il segretario generale della Fiom Francesca Re David stocca: "non vogliamo essere la vittima del delitto". Anche dal fronte aziendale, un portavoce di Mittal fa sapere che l'azienda chiede "il supporto del Governo nella trattativa con i sindacati". Non resta che convocare il tavolo al Mise. Potrebbe essere questo il prossimo passaggio.

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