Bayer-Monsanto, Usa danno l’ok alle nozze da 66 miliardi di dollari

Economia
Una foto di archivio di una sede della Bayer (Ansa)
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Il via libera è arrivato dall’antitrust americano, che consentirà l’acquisizione annunciata due anni fa del gruppo statunitense da parte dell'azienda farmaceutica tedesca. Con una condizione: la cessione di nove miliardi di dollari di asset

Le nozze tra Bayer e Monsanto si possono celebrare. Dopo l'ok europeo, il via libera è arrivato anche dall’antitrust americano, che consentirà l’acquisizione, annunciata due anni fa, del gruppo statunitense da parte dell'azienda farmaceutica tedesca. Un'operazione che darà vita a un colosso dell’agrochimica da 66 miliardi di dollari. Le due società hanno raggiunto un accordo con il Dipartimento di Giustizia per risolvere i timori del governo americano sui rischi legati alla concorrenza.

I paletti posti all'accordo: Bayer deve cedere 9 miliardi di dollari di asset

Nel concedere il via libera a Bayer l'antitrust americano ha imposto dei paletti in termini di vendite di asset: l'intesa prevede la cessione di nove miliardi di dollari a Basf, leader nel settore chimico: è la maggiore vendita di asset mai richiesta in un caso di fusione. "Senza le cessioni, la proposta fusione sarebbe risultata in prezzi più alti, una qualità inferiore e minore scelta per una vasta gamma di semi e prodotti per la tutela dei raccolti", ha precisato il responsabile dell'antitrust Makan Delrahim.

L'amministratore delegato di Bayer: "Vogliamo aiutare gli agricoltori"

"L'approvazione del Dipartimento di Giustizia ci avvicina al nostro obiettivo di creare un leader nell'agricoltura. Vogliamo aiutare gli agricoltori del mondo a coltivare prodotti più nutrienti in modo più sostenibile", ha dichiarato Werner Bauman, l'amministratore delegato di Bayer. Con l'approvazione americana viene rimosso l'ostacolo maggiore al matrimonio tra le due multinazionali: Bayer prevede infatti di incassare gli ultimi via libera dalle varie autorità nazionali in un arco di tempo limitato, forse già entro la scadenza fissata per il 14 giugno. Il colosso tedesco stima di completare le cessioni di asset per 9 miliardi di dollari a Basf nei prossimi due mesi, così da procedere in tempi stretti all'integrazione di Monsanto. Intanto ieri i titoli della società americana sono stati gli unici a salire a Wall Street: in una giornata nera per i listini appesantiti dalla crisi in Italia, Monsanto sale dello 0,70%.

L'intesa era già stata approvata dall’Unione europea

Le nozze fra Bayer e Monsanto erano già state approvate dall'Unione europea, che a sua volta ha richiesto delle dismissioni per concedere il via libera. Con il disco verde americano mancano all'appello soltanto il via libera di Canada e Messico per la nascita ufficiale di un colosso mondiale di sementi e pesticidi.

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