Richiesta di anticipo Tfr, Inps comunica lo stop: ecco perché

Economia

Poiché il regolamento sull'anticipazione ordinaria TFR e TFS stabilisce che il versamento anticipato deve avvenire entro i limiti delle disponibilità finanziarie annuali dell'INPS, l'Istituto precisa che non saranno più accettate nuove domande telematiche

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In base al nuovo regolamento INPS entrato in vigore il primo febbraio 2023, i pensionati iscritti al fondo credito (precedentemente INPDAP) possono ora ricevere in anticipo la buonuscita, senza dover attendere i consueti tempi di erogazione. In pratica, questa anticipazione del trattamento di fine servizio (TFS) o del trattamento di fine rapporto (TFR) consiste in un prestito o finanziamento a tasso fisso, concepito per risolvere i ritardi spesso incontrati nell'erogazione ordinaria di tali benefici. Tuttavia, recenti comunicazioni dall'INPS non lasciano presagire nulla di positivo per coloro che avevano intenzione di usufruire di questa agevolazione introdotta l'anno scorso. Infatti, è stata annunciata la sospensione delle richieste di anticipazione per il 2024. 

Nel dettaglio

In sostanza, l'INPS non dispone dei fondi necessari per fornire queste agevolazioni legate alla cosiddetta "buonuscita", ovvero il trattamento di fine rapporto riservato ai dipendenti pubblici. L'Istituto spiega che le risorse finanziarie destinate all'anticipazione ordinaria del TFS/TFR, stabilite con la delibera n. 219 del Consiglio di Amministrazione INPS datata 9 novembre 2022, sono quasi esaurite. Di conseguenza, non saranno accettate nuove richieste di anticipo della buonuscita per quest'anno. Poiché il regolamento sull'anticipazione ordinaria TFR/TFS approvato con questa delibera stabilisce che il versamento anticipato deve avvenire entro i limiti delle disponibilità finanziarie annuali dell'INPS, l'istituto precisa nel messaggio del 25 aprile che non saranno più accettate nuove domande telematiche a partire dal giorno della Festa della Liberazione.

Le domande già presentate

Ma cosa accade alle domande già presentate? Queste domande non potranno avere esito positivo, poiché, a partire dal 26 aprile 2024 e fino a nuova comunicazione, gli uffici INPS non potranno elaborare o trasmettere le bozze di proposta di cessione del credito agli utenti che le hanno richieste. Tuttavia, coloro che hanno già ricevuto una proposta di finanziamento a tasso fisso dall'INPS potranno ottenere l'anticipazione TFR/TFS come previsto. Le domande per le quali la proposta di cessione è stata inviata al pensionato prima che i fondi INPS fossero esauriti proseguiranno il loro iter istruttorio fino alla conclusione. Per quanto riguarda le pratiche non elaborate, le sedi INPS dovranno tenerle in sospeso in attesa di istruzioni operative future, anziché respingerle.

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