Mps sotto pressione in Borsa per timori sul contratto governo Lega-M5s

Economia
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Un punto dell’intesa prevede che la banca ripensi la mission, non venga venduta e si studino cambi ai vertici. Il titolo soffre. Salvini: "Non massacrata da noi, spero recuperi". Padoan: “Risparmi a rischio”. Borghi: "Abbia dignità, colpa del Pd"

Il futuro di Mps, al centro di uno specifico punto del contratto di governo fra Lega e M5s (LA BOZZA), ormai in via di definizione, ha acceso lo scontro tra il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e la Lega. E anche in Borsa il titolo sta pagando forti ribassi. Secondo quanto emerso dal documento che definisce il programma comune dell’ipotetico esecutivo giallo-verde, la banca dovrà cambiare la mission ed essere "ripensata in un'ottica di servizio”, come ha spiegato il responsabile economico della Lega Claudio Borghi. "I politici italiani sono chiamati dalla Costituzione a tutelare il risparmio, non solo le banche e quando i due interessi non coincidono, noi scegliamo i risparmiatori", ha aggiunto Luigi Di Maio.

Cambio ai vertici di Mps

"In buona sostanza bisogna abbandonare l'idea di fare profitti su Mps vendendola a chissà chi e mantenerla come patrimonio del Paese". I programmi della nuova maggioranza riguardano anche gli attuali vertici dell'istituto senese. "Non entra nel contratto - ha detto Borghi - ma è abbastanza probabile, quasi naturale" pensare a un cambio della governance.  Parole, queste, che non sono piaciute al ministro dell'Economia Padoan che le ha definite "gravi". Anche i mercati hanno reagito male: sotto pressione Mps, il cui titolo recupera leggermente dopo una serie di sospensioni, restando in calo.

Salvini: "Mps non massacrata da noi, spero recuperi"

Sulla debacle in Borsa di Mps è intervenuto anche Matteo Salvini, leader della Lega: "Mi auguro che Mps torni a recuperare tutto, anche se purtroppo la banca più storica d'Italia non è stata massacrata dal contratto ma da qualche farabutto, da qualche delinquente che ha un nome e un cognome. È sopravvissuta anche alla peste bubbonica ma non ai delinquenti". 

Mps: “Azionisti liberi”

Togliere dai programmi la vendita di Mps, con cui lo Stato auspicava di recuperare parte dei 5,4 miliardi investiti nel salvataggio della banca, significa rivedere nel profondo il piano di ristrutturazione dell'istituto, che nel 2017 è stato concordato dal governo italiano, Bce e Unione europea. Serviranno quindi nuove contrattazioni. "Gli azionisti hanno assoluta libertà di decidere e valutare quello che ritengono più opportuno fare - ha commentato l'amministratore delegato di Montepaschi, Marco Morelli. “Noi abbiamo un piano, andiamo avanti su quello".

Padoan attacca

I riferimenti a Mps contenuti nel contratto di governo e le parole di Borghi hanno scatenato ieri la reazione di Pier Carlo Padoan: "Le dichiarazioni dell'onorevole Borghi, insieme alle indicazioni fornite nella bozza di programma di Lega e M5s, hanno immediatamente creato una crisi di fiducia" sul titolo Mps. Si tratta di "un fatto molto grave che mette a repentaglio l'investimento effettuato con risorse pubbliche. Ho il dovere di ricordare a tutti gli attori politici che la fiducia si costruisce poco per volta, progressivamente, ma basta poco per distruggerla, tirandosi dietro i risparmi degli italiani che a parole si vorrebbero tutelare".

Borghi: Padoan abbia un minimo di dignità. Colpa del Pd

Nella serata di giovedì l’onorevole Borghi ha di nuovo replicato alle parole di Padoan: “È colpa mia? Il Monte dei Paschi è il simbolo del fallimento della sinistra. Un minimo di dignità, dottor Padoan. Questo è il Pd. Ha distrutto 50 miliardi di valore della più antica banca del mondo. E ora se il valore vada 2 va 1,99 è colpa di Borghi? Ci sarebbe da ridere. Queste persone pazze dalla rabbia perché estruse dal potere da cui stavano facendo danni, arrivano al paradosso".

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