Istituto tecnico, 1 studente su 2 lavora a due anni dal diploma

Economia
I dati evidenziano però delle differenze tra nord, centro e sud Italia (archivio Ansa)
scuola

Lo rivela l'edizione 2017 di "Eduscopio", l'annuale rapporto sugli istituti superiori italiani pubblicato dalla Fondazione Agnelli. La ricerca è stata condotta su un campione di oltre 1 milione di ragazzi

In Italia la metà dei giovani, a due anni dal conseguimento del diploma in un istituto tecnico o professionale, trova lavoro. È questo uno dei dati che emerge dall'edizione 2017 di "Eduscopio", il documento tecnico sull'educazione in Italia realizzato dalla Fondazione Agnelli e da oggi disponibile gratuitamente online.

Analisi su oltre 1 milione di diplomati

Il rapporto, condotto dai ricercatori della Fondazione Agnelli Gianfranco De Simone e Martino Bernardi, contiene i dati aggiornati sulle scuole superiori che meglio preparano agli studi universitari o al lavoro dopo il diploma. Per l'edizione 2017 sono stati presi in esame i dati di circa 1 milione e 100mila diplomati italiani provenienti da oltre 6mila istituti superiori italiani nei tre anni scolastici 2011/12, 2012/13 e 2013/14. La grande novità di questa edizione è proprio quella riguardante gli esiti lavorativi dei diplomati, analizzati su tutto il territorio nazionale, con l'eccezione di Aosta e della Provincia di Bolzano.

La percentuale lavorativa dei diplomati

Il focus sul lavoro, presente nell'edizione 2017 di "Eduscopio", è stato reso possibile grazie a un'integrazione di dati provenienti da diversi soggetti. Fra questi c'è il Crisp dell'Università Milano Bicocca, che ha svolto le elaborazioni per la sezione di Eduscopio sul lavoro grazie alla collaborazione del Miur e del ministero del Lavoro. Il metodo, ha spiegato Mario Mezzanzanica del Crisp, ha permesso di incrociare "i dati dei diplomati dei diversi percorsi scolastici nelle regioni italiane ottenendo informazioni uniche in merito all'ingresso nel mercato del lavoro da parte dei giovani". L'analisi svela che a livello nazionale, a due anni dal conseguimento del diploma, il 47% dei diplomati presso istituti tecnici e professionali lavora. Un dato che, ha aggiunto Mezzanzanica, deve fare i conti con le differenze territoriali: "Come prevedibile, - ha concluso l'esperto - la situazione è diversa tra nord, centro e sud del Paese per tutti gli indicatori".

Analisi dettagliata

L'analisi sulla qualità delle scuole superiori italiane è condotta comune per comune, in relazione a due compiti educativi. Fra questi, dicono i ricercatori, ci sono "la capacità dei licei e degli istituti tecnici di preparare e orientare gli studenti a un successivo passaggio agli studi universitari; la capacità degli istituti tecnici e degli istituti professionali di preparare l'ingresso nel mondo del lavoro per quanti, dopo il diploma, non intendono andare all'università". Per sapere qual è la scuola più adatta per le loro necessità, i futuri studenti non devono far altro che seguire un percorso sul portale, specificando se sono orientati a proseguire gli studi e iscriversi all'università, oppure se preferiscono cercare un lavoro subito dopo il diploma, indicando inoltre quale indirizzo di studio pensano di scegliere e in quale comune italiano risiedono. In pochi click si potranno così confrontare le caratteristiche delle scuole che si trovano nella zona richiesta.

Uno strumento in crescita

Dal 2014 "Eduscopio" è uno strumento gratuito che "è diventato un riferimento per le famiglie", ha commentato Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli. Gavosto ha precisato che a quattro anni dal lancio del servizio sono stati circa 800mila gli utenti unici che hanno visitato il portale, con un incremento medio annuo del 17% e 3,5 milioni le pagine consultate. "Eduscopio è utile – ha concluso Gavosto - perché consente di comparare la qualità delle scuole dell'indirizzo di studio che interessa allo studente nell'area dove risiede".

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