Come ricorda il Codacons nel suo vademecum, occorrerà fare molta attenzione a scontrini ed etichette, oltre che diffidare di ribassi che superano il 50%. Sbagliato fermarsi al primo negozio: meglio guardarsi in giro e confrontare i prezzi
Iniziano l’1 luglio, in quasi tutta Italia (qui i dettagli Regione per Regione), i saldi estivi del 2017. Fra sconti vantaggiosi e offerte dell’ultimo minuto, però, i consumatori dovranno stare attenti a non incappare in possibili "fregature". Come ogni anno, il Codacons ha elaborato un vademecum di dieci consigli per fare shopping in sicurezza. Ecco quali sono:
Conservare sempre lo scontrino
Molti pensano che la merce venduta con i saldi non si possa cambiare, ma è una convinzione sbagliata. Anzi, il negoziante è obbligato a sostituire l'articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Se il cambio non è possibile, ad esempio perché un prodotto è terminato, si ha comunque diritto alla restituzione dei soldi (e non a un buono). Due i mesi di tempo, non sette o otto giorni, per denunciare il difetto. Come ricordava anche Altroconsumo nelle linee guida per i saldi invernali di quest’anno, "se il difetto viene fuori dopo l'acquisto, potrai chiedere la risoluzione del contratto: il negoziante deve restituirti l'importo pagato oppure ridurre il prezzo". È importante conservare lo scontrino quindi, e fare attenzione a quelli di carta chimica "che sbiadiscono dopo qualche mese" e fotocopiarli per poter farli valere anche se gli originali si dovessero rovinare e diventassero illeggibili.
Le vendite devono essere di fine stagione
La merce in "saldo" deve essere l'avanzo di quella della stagione che sta finendo e non provenire da fondi di magazzino. Non bisogna dunque fidarsi di quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono riempiti con molti articoli. "È improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori", avverte il Codacons.
Andare in giro
Nei giorni che precedono i saldi i consumatori possono iniziare a cercare quello che li interessa, segnandosi il prezzo. Si potrà "così verificare l'effettività dello sconto praticato". È importante anche non fermarsi mai al primo negozio che propone sconti, ma confrontare i prezzi con quelli esposti da altre parti.
Idee chiare prima di entrare in un negozio
Sapere cosa si vuole acquistare significa essere "meno influenzabili dal negoziante" e correre meno il rischio di comprare troppo. Importante anche guardare l'etichetta che descrive la composizione del capo d'abbigliamento (le fibre naturali ad esempio costano di più delle sintetiche). Bisogna inoltre diffidare dei marchi molto simili a quelli più famosi.
Non fidarsi degli sconti superiori al 50%
Dietro a un prezzo ribassato del 50% si possono celare oggetti non proprio nuovi, o prezzi vecchi falsificati. "Un commerciante, salvo nell'alta moda, non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto", ricordano dal Codacons. Come precisa la Guardia di Finanza nella sua guida ai saldi, inoltre, "il venditore è tenuto ad applicare lo sconto dichiarato. Se alla cassa viene praticato un prezzo o uno sconto diverso da quello indicato, sarà bene comunicarlo al negoziante e non esitare, in caso di difficoltà, a contattare l’ufficio di polizia annonaria del Comune".
Servirsi preferibilmente nei negozi di fiducia
Andare nei negozi di fiducia aiuta i consumatori nella loro scelta. E anche conoscere già il prezzo della merce può fare la differenza. Questo consentirà di poter valutare liberamente e autonomamente cosa comprare e cosa no, senza pressioni.
Negozi e vetrine
"Non acquistate nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile", avverte il Codacons. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla nuova e le vetrine coperte da manifesti che non permettono di vedere i prodotti in vendita in molti casi non sono ritenute affidabili.
Prova dei capi: non c'è l'obbligo
È il negoziante, secondo sua discrezione, che decide le regole sulla prova o meno dei capi. "Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati", precisa comunque il Codacons. Come sottolinea anche Altroconsumo, inoltre, è importante scegliere capi che abbiano due ettichette, quella di composizione e quella di manutenzione, "per evitare di danneggiarli nella pulitura a secco o in quella ad acqua fatta a casa".
Pagamenti: cercare gli adesivi in vetrina
Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche nel periodo degli sconti, senza oneri aggiuntivi.
Cosa fare in caso di "fregature"
Se si pensa di aver preso una "fregatura" ci si può rivolgere, oltre che al Codacons, anche ai vigili urbani.