Alitalia, via al commissariamento: nominati Gubitosi, Laghi e Paleari

Economia

Il Cda ha deliberato per chiedere l'amministrazione straordinaria. Dal Mise arrivati i nomi dei commissari. Calenda: "Hanno un mandato chiaro ma breve". Prestito ponte da 600 milioni. I voli proseguiranno senza nessuna modifica

Il Cda di Alitalia ha deliberato oggi l'avvio della procedura per l'amministrazione straordinaria della compagnia per cercare un compratore che scongiuri la vendita a pezzi o la liquidazione. In serata una nota del Ministero dello Sviluppo Economico ha comunicato che con il decreto di ammissione di Alitalia all'amministrazione straordinaria e' stato nominato un collegio commissariale composto da Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari.

Chi sono i commissari

Luigi Gubitosi, nato a Napoli nel 1961, ha ricoperto fino al 2005 vari ruoli all'interno di Fiat, da membro del Cda fino a Responsabile Tesoreria del gruppo. E' stato country manager e responsabile del corporate investment banking della Bank of America per l'Italia, ruolo ricoperto dall'1 dicembre 2011. Inoltre è stato direttore generale della Rai dal luglio 2012 all'agosto del 2015.  Enrico Laghi, classe 1969, è stato commissario straordinario dell'Ilva assieme a Piero Gnundi. Professore di economia aziendale alla Sapienza, Laghi è stato inoltre presidente dell'organismo di vigilanza di Finmeccanica, componente del Comitato di Sorveglianza di Tirrenia, e presidente del collegio sindacale di Acea. E' già stato commissario straordinario di InnseCilindri Sanac, Taranto Energia, Socova, Tillet, Partecipazioni Industriali nonché sindaco effettivo del collegio sindacale di Unicredit. Ingegnere, già rettore dell'Università degli Studi di Bergamo, Stefano Paleari, 51 anni, ha una lunga esperienza nel campo accademico, anche estero. Dal giugno 2009, ad esempio, è membro dell'Airneth Scientific Board, gruppo internazionale degli accademici piu' rappresentativi nel campo del trasporto aereo. Docente di ingegneria gestionale, di recente ha guidato il comitato per Human Technopole per l'area Post Expo.

Calenda: "Mandato commissario chiaro ma breve"

Nella conferenza stampa alla fine del Cdm il ministro Calenda ha dichiarato che i tre commissari avranno "un mandato ampio rispetto alle possibilità operative ma limitato nei tempi". "Il mandato è chiaro - ha spiegato - a breve i commissari dovranno aprire alle manifestazioni di interesse per individuare il potenziale acquirente".

 

Dal governo prestito ponte da 600 milioni

Il governo ha concesso le risorse finanziare necessarie ai commissari di ristrutturare e trovare un possibile acquirente. Calenda ha spiegato che il prestito ponte dello stato, 600 milioni, è "il massimo che oggi sia possibile prevedere e fare" e che è stato concesso "a condizioni di mercato, Euribor +1000 punti base".

Delrio: "Debolezza Alitalia non dipende da low cost, ma di cattiva gestione"

Il ministro Delrio si è poi detto sicuro che "il mercato potrà trovare investitori interessati e lo Stato farà la sua parte". La debolezza storica di Alitalia, ha spiegato Delrio, non dipende "dalla presenza delle low cost ma da strategie sbagliate sul mercato che è continuato a crescere. 

I voli non subiranno modifiche

Il Consiglio di amministrazione, "preso atto della grave situazione economica, patrimoniale e finanziaria della società, del venir meno del supporto dei soci e dell'impraticabilità di soluzioni alternative, ha deciso all'unanimità di presentare l'istanza di ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria". I voli e le operazioni della compagnia, garantisce una nota della società, non subiranno alcuna modifica e continueranno secondo la programmazione prevista. 

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="it" dir="ltr">Qui l’intero comunicato <a href="https://t.co/I0rfQQF16K">https://t.co/I0rfQQF16K</a> <a href="https://t.co/TDisQyXbq6">pic.twitter.com/TDisQyXbq6</a></p>&mdash; Alitalia (@Alitalia) <a href="https://twitter.com/Alitalia/status/859396901585784837">2 maggio 2017</a></blockquote>
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"Grande rammarico" sull'esito del referendum

L’assemblea degli azionisti ha preso atto “con grande rammarico” dell'esito del referendum tra i propri dipendenti, che ha di fatto “precluso l'attuazione del rilancio e della ristrutturazione della società”, come si legge in una nota della compagnia. Da Alitalia hanno anche evidenziato che "i soci italiani ed Etihad, convinti del potenziale di crescita dell'azienda, si erano resi disponibili a finanziare il piano industriale per due miliardi di euro, attraverso forti investimenti e una riduzione dei costi strutturali che, per due terzi, non erano relativi al costo del personale". I soci avevano condizionato la disponibilità alla ripatrimonializzazione e al rifinanziamento ad un accordo con le organizzazioni sindacali, ma questo è sfumato con l'esito del referendum tra i dipendenti che si sono espressi contro il piano.

Hogan, Ceo di Etihad: “Rammaricati, fatto tutto il possibile”

"Abbiamo fatto tutto quanto in nostro potere per supportare Alitalia in qualità di azionista di minoranza, ma è chiaro che la compagnia ha bisogno di una ristrutturazione profonda e su vasta scala per sopravvivere e crescere in futuro", ha dichiarato in una nota James Hogan, numero uno di Etihad. Il Ceo della compagnia ha aggiunto: "Appoggiamo la decisione del cda di richiedere l'ammissione all'amministrazione straordinaria. Ci rammarichiamo per il fatto che nonostante i significativi investimenti di Etihad in Alitalia, la compagnia non sia riuscita a proseguire nel suo percorso".

Hogan ha spiegato che "la strategia inizialmente sviluppata da Alitalia all'epoca dell'investimento di Etihad e implementata dal 2015 ha portato a miglioramenti significativi", ed "i nostri investimenti, insieme a quelli degli altri azionisti, hanno aiutato a proteggere migliaia di posti di lavoro negli ultimi tre anni". Il Ceo e presidente di Etihad ha garantito che: "l'Italia rimane per noi un mercato importante, e continueremo a lavorare con Alitalia come partner commerciale, in aggiunta alla nostra presenza diretta in Italia”.

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