Esselunga, Caprotti ha lasciato il controllo a moglie e figlia Marina

Economia
Bernardo Caprotti con la moglie Giuliana e la figlia Marina in una foto d'archivio
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Aperto il testamento. Ai due figli maggiori, Giuseppe e Violetta, estromessi dall'azienda qualche anno fa, restano quote minori. Piergaetano Marchetti presidente della holding

Bernardo Caprotti, scomparso pochi giorni fa, ha lasciato il controllo di Supermarkets Italiani, la holding di Esselunga, alla moglie Giuliana Alberta e alla figlia Marina Sylvia. A loro ha infatti destinato, nel testamento che è stato aperto oggi, la quota del 25% di cui poteva disporre. Insieme alla parte "legittima" le due donne avranno il 66,7% del capitale. Ai figli di primo letto, Giuseppe e Violetta, estromessi anni fa dall'azienda e impegnati da allora in una battaglia anche giudiziaria per far valere le loro ragioni, restano così solo il 33,3% della holding. 

 

Esselunga, un impero da sei miliardi - Tecnicamente, secondo il diritto ereditario in senso stretto, alla vedova spetta il 25%, mentre il 50% delle quote va ai tre figli, quindi circa il 16,7% a ciascuno. Il testamento decideva l'assegnazione del restante 25%. Supermarkets italiani è un impero da 7,3 miliardi di euro di fatturato e 290 milioni di utile con un valore nell'ordine dei 6 miliardi. Fondato nel 1957 può contare oggi su 152 punti vendita presenti soprattutto al Nord e nel centro Italia e quasi 22 mila dipendenti. 

 

Metà dei risparmi alla segretaria - Il fondatore di Esselunga ha inoltre lasciato metà dei sui risparmi alla segretaria Germana Chiodi, alla quale negli anni passati aveva già fatto una donazione milionaria, e l'altra metà ai nipoti. Si tratta dei tre figli di Giuseppe Caprotti e di Andrea e Fabrizio, figli di Claudio, fratello del fondatore di Esselunga, suo socio agli inizi dell'avventura imprenditoriale nei supermercati.

 

Marchetti presidente al posto di Caprotti - In mattinata si è inoltre riunito il Cda della holding che ha deciso, in considerazione della morte del fondatore, per il momento "di non dare corso a operazioni relative alla controllata Esselunga". Al posto di Caprotti ha nominato presidente Piergaetano Marchetti. 

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