Secondo l’organismo internazionale, a frenare la crescita sono "la debole progressione degli scambi e le distorsioni del sistema finanziario". Ulteriori rischi da Brexit
"La debole progressione degli scambi e le distorsioni del sistema finanziario offuscano le prospettive di crescita globale": è quanto si legge nell'economic outlook dell'Ocse presentato a Parigi. "L'economia mondiale - prosegue l'organismo internazionale - dovrebbe crescere meno rapidamente rispetto al 2015, solo una leggera accelerazione è attesa nel 2017". Nelle sue stime - continua il documento - l'Ocse lancia quindi un'"allerta sul fatto che il mondo è tenuto in trappola da una crescita debole".
Il Pil mondiale - Secondo l’Ocse il Pil mondiale crescerà del 2,9% nel 2016 e del 3,2% nel 2017, ritoccando rispettivamente al ribasso di 0,1 punti le stime rispetto all'economic outlook di giugno.
Global #economy will grow by 2.9% this year, 3.2% in 2017, well below long-run averages of ~ 3¾% https://t.co/fRvznuTIfN #Economic Outlook pic.twitter.com/eDH9fgiKDI
— OECD (@OECD) 21 settembre 2016
La zona euro - Quanto alla zona euro, la crescita prevista è dell'1,5% nel 2016 e dell'1,4% nel 2017, rispettivamente 0,1 e 0,3 punti in meno rispetto alle precedenti stime di giugno.
Italia, rischi dal referendum - In Italia sono stati compiuti "notevoli progressi in materia di diritto del lavoro. Questo ha avuto un effetto sulla ripresa del tasso di occupazione dando vita a un nuovo slancio. L'idea era che questo slancio continuasse nel 2016 ma le nostre speranze sono andate deluse", ha detto a proposito del nostro paese Catherine Mann, capo economista dell'Ocse. Mann ha inoltre precisato che questa situazione è dovuta, tra l'altro, alla scarsa "fiducia" e all'"incertezza politica" sugli esiti del prossimo referendum costituzionale.
Il peso di Brexit - L'Ocse dedica un capitolo anche al Regno Unito. “Nonostante le vigorose misure adottate dalla Banca d'Inghilterra, che hanno contribuito a stabilizzare i mercati, le incertezze (dovute al dopo Brexit, ndr) restano molto forti e i rischi sono indubbiamente orientati al ribasso”. "In queste condizioni - prosegue l'organismo internazionale - la crescita del Regno Unito dovrebbe stabilirsi a 1,8% nel 2016 e a 1% nel 2017, un tasso di molto inferiore a quello degli ultimi anni".
#UK growth slowing following the #EU referendum, risks are to the downside. Effects of uncertainty playing out. https://t.co/jDocLasNPM pic.twitter.com/UlmMzLbLhK
— OECD Economics (@OECDeconomy) 21 settembre 2016