Secondo il Fondo monetario internazionale un addio all'Unione europea avrà un effetto sull'economia britannica "negativo e sostanziale nel lungo termine"
Il Regno Unito potrebbe scivolare in recessione nel 2017 nel caso in cui decidesse di uscire dall'Ue. Lo afferma il Fondo monetario internazionale, precisando che la Brexit farebbe più male alla Gran Bretagna che ad altri Paesi. L'Italia, insieme a Francia, Germania e Spagna, "ne risentirebbe meno della media europea".
Brexit effetto negativo su economia Gb - Secondo il Fondo monetario internazionale un addio all'Ue avrà un effetto sull'economia britannica "negativo e sostanziale nel lungo termine". E questo perché la "Gran Bretagna è molto importante per alcune economie europee, ma in termini generale l'Ue è più importante per la Gran Bretagna di quanto la Gran Bretagna non lo sia per l'Ue".
Gli effetti sul Pil - L’Fmi associa così alla Brexit una "considerevole incertezza", con "potenziali implicazioni per il commercio e gli investimenti, la produttivita', il mercato del lavoro e le finanze Pubbliche". Chiari per l’Fmi gli effetti sul Pil. Nello scenario in cui in Regno Unito resti nell'Ue, il Pil è previsto salire del 2,2%, continuando la traiettoria in corso da anni. Nel caso di addio, il Fondo tratteggia due possibili scenari: il primo, dalle conseguenze più contenute, stima una crescita all'1,4%. Il secondo una contrazione dello 0,8%. Contrazione che potrebbe arrivare al 5,6% inferiore nel 2019.