Firmato l’accordo per Almaviva, ritirati 3mila licenziamenti

Economia
Credit foto: account twitter Cgil
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L'intesa prevede anche ammortizzatori sociali per 18 mesi con riduzione progressiva della solidarietà. Poletti: ora futuro migliore

Dopo una lunga trattativa, la vertenza Almaviva, un'azienda di call center, si è conclusa con un accordo che ha portato al ritiro di circa 3.000 licenziamenti, soprattutto nel Sud Italia. L'intesa, favorita dalla mediazione del governo, è stata annunciata con un tweet dal viceministro allo Sviluppo economico Teresa Bellanova.

 

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="it" dir="ltr"><a href="https://twitter.com/hashtag/Almaviva?src=hash">#Almaviva</a> lo avevo detto dalla prima trattativa che non avremmo lasciato sole 3000persone. Salvi i posti di lavoro. Accordo siglato!&mdash; Teresa Bellanova (@TeresaBellanova) <a href="https://twitter.com/TeresaBellanova/status/737533580146970629">31 maggio 2016</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>

Soddisfatto anche il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti che in un tweet dice: "Ora uniti per futuro migliore call center".

 

Siglata l’intesa - L'accordo prevede l'adozione dei contratti di solidarietà "difensiva" per gestire gli esuberi, per sei mesi a partire dal primo giugno. La misura sarà applicata nelle sedi di Roma, Napoli e Palermo (a Roma e a Palermo per il 45%, a Napoli per il 35%)"e senza alcun peggioramento delle attuali condizioni reddituali dei lavoratori". Finito il periodo di applicazione del contratto di solidarietà, per gli eventuali esuberi è previsto il ricorso all'integrazione salariale fino a un massimo di 12 mesi, con le stesse riduzioni di tempo previste per i contratti di solidarietà. L'azienda si impegna comunque ad aumentare progressivamente i volumi di lavoro.

 

Le Regioni Lazio, Campania e Sicilia si impegnano per parte loro a finanziare corsi di formazione e riqualificazione professionale dei lavoratori. Una volta al mese, le parti saranno riconvocate per monitorare la situazione occupazionale e produttiva.

 


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