Lavoro, calano le assunzioni stabili dopo il taglio degli incentivi

Economia
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Nel primo trimestre dell'anno registrati 1.188.000 nuovi contratti. Un calo del 12,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso dovuto soprattutto alla diminuzione dei nuovi posti a tempo indeterminato

Diminuiscono nel primo trimestre 2016 le assunzioni a tempo indeterminato: lo rileva l'Inps, ricollegando il dato alla diminuzione degli incentivi. Tra gennaio e marzo vi sono state 1.188.000 assunzioni (attivate da datori di lavoro privati), con una riduzione di 176.000 unità rispetto al corrispondente periodo del 2015 (-12,9%). Il rallentamento - fa notare l'Inps - ha coinvolto essenzialmente i contratti a tempo indeterminato: -162.000, pari a -33,4% sul primo trimestre 2015.

Incremento posti stabili inferiore del 77% rispetto all'anno scorso - Nello specifico, nei primi tre mesi del 2016 sono stati stipulati 428.584 contratti a tempo indeterminato (comprese le trasformazioni) mentre le cessazioni, sempre di contratti a tempo indeterminato sono state 377.497 con un saldo positivo di 51.087 unità. Il dato - rileva l'Inps - è peggiore del 77% rispetto al saldo positivo di 224.929 contratti stabili dei primi tre mesi 2015. Il dato peggiore anche del 2014 (+87.034 posti stabili nei primi tre mesi).


Calo determinato da fine incentivi
- "Il calo - spiega l'istituto diretto da Tito Boeri - è da ricondurre al forte incremento delle assunzioni a tempo indeterminato registrato nel 2015 in corrispondenza dell'introduzione degli incentivi legati all'esonero contributivo triennale. Analoghe considerazioni possono essere sviluppate in relazione alla contrazione del flusso di trasformazioni a tempo indeterminato (-31,4%)".

In calo anche saldo tra assunzioni e cessazioni
- Il saldo tra assunzioni e cessazioni è stato pari a +241.000, inferiore a quello del corrispondente trimestre del 2015 (+326.000). Anche in questo caso, la differenza - rileva l'Inps - è totalmente attribuibile alle posizioni di lavoro a tempo indeterminato. Il saldo annualizzato (vale a dire la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi) a marzo 2016 risulta positivo (+543.000) ma inferiore rispetto al valore massimo registrato a dicembre (+628.000). Per i contratti a tempo indeterminato, il saldo annualizzato a marzo 2016 è pari a +756.000.


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