Nel 2014 il paese aveva raggiunto un tasso di crescita del 7,3% ma a marzo il primo ministro aveva parlato di una possibile decelerazione a patto di creare un numero adeguato di nuovi posti di lavoro
Cresce del 6,9% la Cina, nel 2015, al livello più basso degli ultimi 25 anni, ma in linea con le stime del governo di una crescita intorno al 7%. Nel quarto trimestre l'economia cinese si è espansa a un ritmo del 6,8%, di poco al di sotto delle aspettative degli analisti che la davano al 6,9%. Nel 2014, la Cina aveva raggiunto un tasso di crescita del 7,3%. A marzo scorso, il primo ministro Li Keqiang aveva affermato che la Cina avrebbe potuto accettare una decelerazione a patto di creare un numero adeguato di nuovi posti di lavoro per assorbire la domanda.
Il settore dei servizi ha contato per la prima volta lo scorso anno per oltre la metà del prodotto interno lordo cinese, il 50,5%, contro il 48,1% registrato lo scorso anno. Dal 2013, i servizi sono la prima voce dell'economia cinese, superando il settore manifatturiero. Tra i dati usciti ci sono anche quelli relativi alla produzione industriale, al 5,9% di crescita a dicembre, in calo rispetto al 6,2% di novembre scorso. Lievemente al di sotto delle aspettative il dato riguardante le vendite al dettaglio, che sono cresciute dell'11,1% a dicembre contro un'aspettativa dell'11,3%.
Ieri il crollo dei titoli bancari a Piazza Affari:
Borsa, i titoli bancari tirano giù Piazza Affari https://t.co/9G1cfPUeFp #economia
— Sky TG24 (@SkyTG24) 18 Gennaio 2016