Il governo ellenico: sabato nuovo incontro con i creditori a Bruxelles. Tsipras: stipendi e pensioni non si toccano. Per la Bild, Merkel sta preparando un'uscita della Grecia dall'Euro, ma la cancelliera nega
E' ancora grande l'incertezza sul caso greco. All'indomani del colpo di scena che ha visto il Fmi lasciare il tavolo delle trattative a Bruxelles, Bild ha rivelato che Angela Merkel si starebbe preparando al 'Grexit', essendosi praticamente rassegnata alla "inevitabilità" del fallimento di Atene (tutti i video sulla crisi). La circostanza è stata smentita, a Berlino, dal suo portavoce, ma i mercati hanno reagito male. In serata, invece, ad Atene, un funzionario greco ha annunciato la 'schiarita': stando alla fonte "non si è mai stati così vicini ad un accordo". Sabato 13, ha aggiunto. "ci sarà un nuovo incontro" tra i rappresentanti di Atene e i creditori a Bruxelles.
Nuovo colloquio Tsipras-Juncker - In realtà, Alexis Tsipras ha fatto sapere di non essere disposto a toccare stipendi e pensioni e il suo funzionario governativo cita nella presunta intesa solo il surplus primario 2015 - la distanza dall'obiettivo (uno 0,25% del pil) sarebbe ormai così bassa da rendere inimmaginabile una rottura, è il ragionamento. Resta da vedere che sarà degli altri nodi - pensioni e iva - su cui il Fmi non sembra arretrare. Nel tardo pomeriggio si è saputo anche di un nuovo colloquio fra il premier ellenico e il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker. Della controproposta di Atene "pronta" stando al funzionario greco, parleranno sabato 13 i rappresentanti dell'Esecutivo ateniese e i capi-missione delle istituzioni creditrici, a Bruxelles. I colloqui insomma vanno avanti, a ritmi intensi, in vista dell'eurogruppo di giovedì 18 giugno.
Nuovo colloquio Tsipras-Juncker - In realtà, Alexis Tsipras ha fatto sapere di non essere disposto a toccare stipendi e pensioni e il suo funzionario governativo cita nella presunta intesa solo il surplus primario 2015 - la distanza dall'obiettivo (uno 0,25% del pil) sarebbe ormai così bassa da rendere inimmaginabile una rottura, è il ragionamento. Resta da vedere che sarà degli altri nodi - pensioni e iva - su cui il Fmi non sembra arretrare. Nel tardo pomeriggio si è saputo anche di un nuovo colloquio fra il premier ellenico e il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker. Della controproposta di Atene "pronta" stando al funzionario greco, parleranno sabato 13 i rappresentanti dell'Esecutivo ateniese e i capi-missione delle istituzioni creditrici, a Bruxelles. I colloqui insomma vanno avanti, a ritmi intensi, in vista dell'eurogruppo di giovedì 18 giugno.