Cresce il numero dei dipendenti in uscita. Il ministro Guidi: "Piano inqualificabile, l'azienda ne presenti uno credibile". Poletti: "Continuiamo a non essere d'accordo". Landini, segretario Fiom: "Ora mobilitazione intero gruppo"
Si complica la vertenza Whirlpool a 24 ore dallo sciopero generale del 22 maggio a Caserta contro il piano industriale dell'azienda. La multinazionale americana ha infatti presentato il piano di ristrutturazione che, come spiega Gianluca Ficco della Uilm, "aggiunge ulteriori 480 esuberi (ai 1350 già previsti, ndr). Gli esuberi complessivi in Italia salgono a 2.060 su 6.700 dipendenti, di cui 1.430 nelle fabbriche, 150 nella R&S e 480 nell'amministrazione".
Il caso Whirlpool-Indesit - Questo, in sintesi quanto l'azienda ha annunciato ai sindacati nell'ambito dell'incontro al Mise per cercare una soluzione alternativa al piano industriale della multinazionale americana che prevede la chiusura del sito di Caserta. Whirlpool, invece, ha dunque messo sul tavolo altri tagli: 200 a Varese, 200 Fabriano e 80 Milano che si aggiungono ai 150 impiegati di R&S e ai 1.429 già annunciati alla presentazione del piano che fa salire il totale dei possibili licenziamenti a quota 2.060 su un totale di 6.740 dipendenti Whirlpool Italia.
"Questi dati insistono su un quadro che vede ad oggi la chiusura di Carinaro, None e Albacina, la sede di Milano", spiega Marco Bentivogli, leader Fim, che si attendeva alla viglia dello sciopero a Caserta "un epilogo diverso".
Ira del governo - Il progetto Whirlpool scatena però l'ira del governo. Si tratta di un "piano inqualificabile" afferma il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi. Il ministro ha inoltre ribadito la disponibilità del Governo a riconvocare le parti "anche immediatamente" ma soltanto dopo che l'azienda avrà presentato nuove proposte "credibili e tangibili" che diano certezze ai lavoratori del gruppo e che rispondano all'esigenza, più volte sottolineata dal ministro, di preservare gli aspetti occupazionali del piano Whirlpool. E interviene anche il ministro del Lavoro Giuliano Poletti che chiede "a Whirlpool di ripresentare il proprio piano industriale". E aggiunge: "Noi continuiamo a non essere d'accordo, continuiamo a pensare che gli accordi fatti all'epoca di Indesit vadano mantenuti".
Landini, ora mobilitazione intero gruppo - "A questo punto - afferma il leader della Fiom Maurizio Landini - siamo per proporre alle altre organizzazioni una grande mobilitazione di tutto il gruppo e di andare negli stabilimenti a discutere con i lavoratori".
Il caso Whirlpool-Indesit - Questo, in sintesi quanto l'azienda ha annunciato ai sindacati nell'ambito dell'incontro al Mise per cercare una soluzione alternativa al piano industriale della multinazionale americana che prevede la chiusura del sito di Caserta. Whirlpool, invece, ha dunque messo sul tavolo altri tagli: 200 a Varese, 200 Fabriano e 80 Milano che si aggiungono ai 150 impiegati di R&S e ai 1.429 già annunciati alla presentazione del piano che fa salire il totale dei possibili licenziamenti a quota 2.060 su un totale di 6.740 dipendenti Whirlpool Italia.
"Questi dati insistono su un quadro che vede ad oggi la chiusura di Carinaro, None e Albacina, la sede di Milano", spiega Marco Bentivogli, leader Fim, che si attendeva alla viglia dello sciopero a Caserta "un epilogo diverso".
#Whirlpool, azienda aumenta licenziamenti e chiusure siti. 1 lavoratore su 3 perderà lavoro. ORA BASTA! pic.twitter.com/P1UTp9krxN
— Marco Bentivogli (@BentivogliMarco) 20 Maggio 2015
Ira del governo - Il progetto Whirlpool scatena però l'ira del governo. Si tratta di un "piano inqualificabile" afferma il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi. Il ministro ha inoltre ribadito la disponibilità del Governo a riconvocare le parti "anche immediatamente" ma soltanto dopo che l'azienda avrà presentato nuove proposte "credibili e tangibili" che diano certezze ai lavoratori del gruppo e che rispondano all'esigenza, più volte sottolineata dal ministro, di preservare gli aspetti occupazionali del piano Whirlpool. E interviene anche il ministro del Lavoro Giuliano Poletti che chiede "a Whirlpool di ripresentare il proprio piano industriale". E aggiunge: "Noi continuiamo a non essere d'accordo, continuiamo a pensare che gli accordi fatti all'epoca di Indesit vadano mantenuti".
Landini, ora mobilitazione intero gruppo - "A questo punto - afferma il leader della Fiom Maurizio Landini - siamo per proporre alle altre organizzazioni una grande mobilitazione di tutto il gruppo e di andare negli stabilimenti a discutere con i lavoratori".