Google sfida Amazon: arriva il pulsante "Buy"

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Il motore di ricerca starebbe per lanciare un tasto per consentire l'acquisto sulla sua piattaforma di prodotti trovati attraverso le ricerche su smartphone. L'obiettivo? Non perdere utenti a favore delle app dei siti di e-commerce

Cerca, trova, compra. Senza mai lasciare Google. Sarà possibile, ha scritto il quotidiano americano Wall Street Journal, nelle prossime settimane, quando il motore di ricerca inserirà un pulsante “Compra” accanto ad alcuni risultati di ricerca sponsorizzati.
La funzionalità, che sarà attiva solo sulle ricerche effettuate da dispositivi mobili, mette l'azienda di Mountain View in rotta di collisione con i grandi dell'ecommerce come Amazon e eBay e segue mosse analoghe compiute da Facebook e Twitter, segno che intorno agli acquisti via web sono in corso grandi manovre.

Come funzionerà – Secondo il Wall Street Journal, una volta cliccato sul pulsante, l'utente si ritroverà su una pagina di Google all'interno della quale potrà decidere le caratteristiche dell'oggetto desiderato e poi procedere con la transazione scegliendo tra differenti sistemi di pagamento. Il bene sarà comunque venduto e spedito dal rivenditore che ha pagato per l'inserzione e non dal motore di ricerca che si limita così a fare da intermediario e facilitatore dell'acquisto. Stando a quanto riporta la testata statunitense, l'azienda fondata da Larry Page e Sergey Brin non tratterrà commissioni sulla transazione, il suo guadagno arriverà, come già avviene ora, dai clic che l'utente effettuerà sui risultati di ricerca a pagamento o pubblicitari. Insomma, il modello di business, almeno per ora non cambia. Anche perché la principale e più immediata ragione della mossa dell'azienda, fanno notare alcuni osservatori, non è tanto aggiungere un nuovo flusso di entrate ma quello di adattare meglio il suo business tradizionale all'universo mobile. Sugli schermi degli smartphone c'è infatti meno spazio per mostrare inserzioni e gli utenti tendono sempre più spesso a utilizzare direttamente le app di rivenditori come Amazon o eBay, dove l'eventuale acquisto è più semplice, scavalcando Google. Con il bottone “Compra” il motore di ricerca spera di convincerli ad utilizzare le proprie pagine anche in mobilità.

Amazon, eBay e social network – Anche se non si tratta del fine principale è probabile che la decisione della società californiana la porti un giorno a scontrarsi con Amazon o eBay. Secondo Gene Munster, analista di Piper Jeffrey, l'ingresso di Google nell'ecommerce non avrà un impatto su Amazon sul breve termine. Più avanti, invece, lo scontro è possibile.
Oltre a Google, passi in questa direzione hanno mosso anche Facebook e Twitter. Il primo ha annunciato lo scorso anno l'avvio della sperimentazione di un “pulsante per gli acquisti”. Più recentemente, la società di Mark Zuckerberg ha presentato un sistema di pagamento attraverso Messenger, la sua app per la messaggistica istantanea.
Anche Twitter sta esplorando il mondo degli acquisti. Non solo ha assunto l'ex amministraore delegato di TicketMaster per guidare la divisione di ecommerce, ma ha anche acquisito CardSpring, un'azienda di pagamenti online specializzata nella creazione di promozioni digitali per marchi e rivenditori. Nel tempo, poi, ha avviato varie partnership con soggetti come American Express, Starbucks e pure Amazon.
Anche nel caso dei due big dei social network, si tratta soprattutto di fornire agli utenti una ragione ulteriore per frequentare i loro siti o app e diventare così ancora più attraenti per gli inserzionisti a cui si offrono nuovi canali di vendita.

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