Il ministro dell'Economia riferirà martedì in Aula sulla sentenza della Consulta: “Continueremo a rispettare i parametri di finanza pubblica”. Renzi: “La decisione della Corte non dice che bisogna pagare tutto domani”. Incontro tra i due a palazzo Chigi
Il provvedimento sulle pensioni arriverà tra "pochi giorni": così il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan risponde a chi gli chiede a quando si avranno novità. "Sto tornando a Roma per incontrarmi con i tecnici al ministero e poi con il presidente del Consiglio per chiudere questa questione il più presto possibile", ha detto l'esponente del governo al termine dell'Ecofin, prima di incontrare appunto, nella serata di oggi, martedì 12 maggio il primo ministro. La questione è stata aperta dalla Corte costituzionale, che ha dichiarato incostituzionale il mancato adeguamento all'inflazione per le pensioni da tre volte il minimo Inps (circa 1.400 euro al mese) in su decisa dal governo Monti per il 2012-2013.
L'impatto sulla finanza pubblica - Padoan ha spiegato di aver "comunicato a Dombrovskis e Moscovici le intenzioni del Governo, condivise anche in Eurogruppo". Cioè che "nel rispetto pieno dei principi della Corte Costituzionale", il Governo ha intenzione di trovare "una soluzione che minimizzi l'impatto sulla finanza e permetta di continuare a rispettare tutti i parametri di finanza pubblica". Ma per quanto riguarda le cifre, il ministro non conferma quelle circolate finora: "Ne ho lette in queste giorni, non c'è nulla di questo in tutto ciò che stiamo definendo". Sul caso il ministro riferità in Parlamento martedì 19.
Renzi: “Verificheremo le carte” - Anche il premier Renzi ha confermato che il governo sta cercando una soluzione rispettosa delle regole europee: "La sentenza – ha detto il presidente del Consiglio – non dice che bisogna pagare tutto domani mattina. Nei prossimi giorni verificheremo le carte".
L'impatto sulla finanza pubblica - Padoan ha spiegato di aver "comunicato a Dombrovskis e Moscovici le intenzioni del Governo, condivise anche in Eurogruppo". Cioè che "nel rispetto pieno dei principi della Corte Costituzionale", il Governo ha intenzione di trovare "una soluzione che minimizzi l'impatto sulla finanza e permetta di continuare a rispettare tutti i parametri di finanza pubblica". Ma per quanto riguarda le cifre, il ministro non conferma quelle circolate finora: "Ne ho lette in queste giorni, non c'è nulla di questo in tutto ciò che stiamo definendo". Sul caso il ministro riferità in Parlamento martedì 19.
Renzi: “Verificheremo le carte” - Anche il premier Renzi ha confermato che il governo sta cercando una soluzione rispettosa delle regole europee: "La sentenza – ha detto il presidente del Consiglio – non dice che bisogna pagare tutto domani mattina. Nei prossimi giorni verificheremo le carte".