L'anno prossimo scatta l'adeguamento previsto in seguito all'incremento dell'aspettativa di vita. Gli uomini potranno ritirarsi dal lavoro a 66 anni e sette mesi. Età differenziate invace per le donne. Il direttore Inps Boeri: "Presto più flessibilità"
Aumenta ancora da gennaio del 2016 l'età per andare in pensione, perché - come previsto dalla legge - l'anno prossimo scatta il nuovo adeguamento di quattro mesi in base agli incrementi della speranza di vita. Quindi tra il 2016 ed il 2018 gli uomini andranno in pensione di vecchiaia a 66 anni e sette mesi. Differenziata l'età fissata per le donne.
Dal 2019 l'adeguamento sarà biennale - A indicare le nuove 'soglie' è l'Inps in una circolare nella quale chiarisce quanto disposto da un decreto del ministero dell'Economia di fine 2014 sull'aumento di tali requisiti legati alla speranza di vita media. L'adeguamento era stato introdotto da un provvedimento del 2010. Per il 2019 si fisserà un nuovo adeguamento alla speranza di vita che però, proprio a partire da quell'anno, non sarà più triennale ma, in base alla legge Fornero, avverrà ogni due anni.
Età differenziate per le lavoratrici - Gli uomini, dunque, del settore privato e del settore pubblico e gli autonomi dal primo gennaio 2016 e fino a fine 2018 andranno in pensione di vecchiaia a 66 anni e sette mesi. Le donne, invece, del settore privato andranno in pensione di vecchiaia a 65 anni e sette mesi (66 anni e sette mesi nel 2018) mentre le lavoratrici autonome andranno in pensione di vecchiaia a 66 anni e un mese (66 anni e sette mesi nel 2018). Le dipendenti pubbliche vanno in pensione di vecchiaia alla stessa età degli uomini (66 anni e sette mesi). In ogni caso sono comunque richiesti almeno 20 anni di contributi. La pensione anticipata dal 2016 rispetto all'età di vecchiaia si potrà percepire con 42 anni e 10 mesi se uomini, con 41 anni e 10 mesi se donne. Da quando l'adeguamento dell'età pensionabile alle aspettative di vita è stato introdotto l'età pensionabile è finora salita di 7 mesi.
Boeri: "Presto più flessibilità" - Un aumento, ha spiegao il presidente dell'Inps Tito Boeri, che è un aggiustamento automatico" legato all'aumento della speranza di vita". Boeri ha ricordato che l'incremento della speranza di vita negli ultimi anni e' stato molto forte con un incremento di due anni e mezzo ogni dieci anni. Il presidente dell'Inps ha poi annunciato che entro giugno sarà presentata una "proposta organica" da parte dell'Inps, per introdurre sistemi di flessibilità nel sistema pensionistico. "L'inps non ha potere legislativo, ci limitiamo ad applicarle", ridorda Boeri. Stiamo lavorando a delle proposte" che si muovono "sull'asse assistenza-previdenza". Boeri ha poi aggiunto che bisognerebbe "intervenire sulla povertà in quella fascia d'eta tra i 55 e 65 anni perché sono persone che se escono dal mercato difficilmente trovano un altro lavoro". Il problema andrebbe gestito potenziando l'assistenza attraverso strumenti "tipo il reddito minimo".
Dal 2019 l'adeguamento sarà biennale - A indicare le nuove 'soglie' è l'Inps in una circolare nella quale chiarisce quanto disposto da un decreto del ministero dell'Economia di fine 2014 sull'aumento di tali requisiti legati alla speranza di vita media. L'adeguamento era stato introdotto da un provvedimento del 2010. Per il 2019 si fisserà un nuovo adeguamento alla speranza di vita che però, proprio a partire da quell'anno, non sarà più triennale ma, in base alla legge Fornero, avverrà ogni due anni.
Età differenziate per le lavoratrici - Gli uomini, dunque, del settore privato e del settore pubblico e gli autonomi dal primo gennaio 2016 e fino a fine 2018 andranno in pensione di vecchiaia a 66 anni e sette mesi. Le donne, invece, del settore privato andranno in pensione di vecchiaia a 65 anni e sette mesi (66 anni e sette mesi nel 2018) mentre le lavoratrici autonome andranno in pensione di vecchiaia a 66 anni e un mese (66 anni e sette mesi nel 2018). Le dipendenti pubbliche vanno in pensione di vecchiaia alla stessa età degli uomini (66 anni e sette mesi). In ogni caso sono comunque richiesti almeno 20 anni di contributi. La pensione anticipata dal 2016 rispetto all'età di vecchiaia si potrà percepire con 42 anni e 10 mesi se uomini, con 41 anni e 10 mesi se donne. Da quando l'adeguamento dell'età pensionabile alle aspettative di vita è stato introdotto l'età pensionabile è finora salita di 7 mesi.
Boeri: "Presto più flessibilità" - Un aumento, ha spiegao il presidente dell'Inps Tito Boeri, che è un aggiustamento automatico" legato all'aumento della speranza di vita". Boeri ha ricordato che l'incremento della speranza di vita negli ultimi anni e' stato molto forte con un incremento di due anni e mezzo ogni dieci anni. Il presidente dell'Inps ha poi annunciato che entro giugno sarà presentata una "proposta organica" da parte dell'Inps, per introdurre sistemi di flessibilità nel sistema pensionistico. "L'inps non ha potere legislativo, ci limitiamo ad applicarle", ridorda Boeri. Stiamo lavorando a delle proposte" che si muovono "sull'asse assistenza-previdenza". Boeri ha poi aggiunto che bisognerebbe "intervenire sulla povertà in quella fascia d'eta tra i 55 e 65 anni perché sono persone che se escono dal mercato difficilmente trovano un altro lavoro". Il problema andrebbe gestito potenziando l'assistenza attraverso strumenti "tipo il reddito minimo".