Atene a Ue: proroga dei prestiti. Telefonata Merkel-Tsipras

Economia

La Grecia chiede un'estensione del programma di sostegno di sei mesi. No netto dal tedesco Schaeuble, ma segnali di apertura arrivano dalla cancelliera: "Clima costruttivo". I ministri delle Finanze dell'Eurozona si incontreranno per discuterne

Il governo greco ha formalmente presentato l'attesa richiesta per estendere di sei mesi l'accordo sul prestito con la zona euro che scade il 28 febbraio. I ministri delle Finanze della zona euro si incontreranno venerdì 20 febbraio alle 15 a Bruxelles per discutere della richiesta. Ma se dalla Commissione Ue filtra un giudizio positivo sull'iniziativa greca, il ministro delle Finanze tedesco fa già sapere di non vedere di buon occhio la proposta. Ma i segnali da Berlino non sono univoci: il primo ministro greco, Alexis Tsipras e la cancelliera tedesca Angela Merkel,  si sono sentiti infatti per una conversazione telefonica "costruttiva", avvenuta - fanno sapere fonti vicine ai due - in un "clima positivo" per "trovare una soluzione soddisfacente tanto per la Grecia quanto per l'Eurozona". E anche Renzi ha sentito il primo ministro greco oltre che il capo della commissione europea Juncker, annunciando la presenza del titolare del dicastero dell'Economia Padoan.

La lettera di Atene - Nella sua richiesta a Bruxelles, Atene si impegna a mantenere "l'equilibrio di bilancio" nei sei mesi di estensione del programma di assistenza finanziaria. Nel frattempo partirà un negoziato per ridurre il debito e per avviare un programma a lungo termine di crescita economica.



“Abbiamo inviato una proposta – ha detto il governo – nel rispetto del mandato popolare, che difende la nostra dignità sociale e che, nello stesso tempo, sia accettabile dai nostri partner". L'allungamento del prestito di 6 mesi ha come obiettivo quello di "fornire un 'ombrello' protettivo al sistema finanziario" e Atene spiega di aver richiesto l'estensione per avere il tempo necessario "senza ricatti e deficit di tempo" a negoziare un nuovo accordo con l'Europa per una crescita economica dal 2015 al 2019. La Grecia chiede una riduzione del debito, nell'ambito dell'impegno del 2012 dei ministri delle Finanze europei a ridurre ulteriormente il debito greco. Inoltre la richiesta di Atene include l'impegno della Grecia a far fronte all'evasione fiscale e la corruzione, per combattere la "crisi umanitaria" e far ripartire l'economia.

Germania: "Da lettera nessuna soluzione sostanziale" - In attesa della riunione dei ministri delle Finanze dell'Eurozona, il governo tedesco aveva fatto sapere di respingere di fatto la proposta. Lo scrive la Dpa, citando il portavoce del ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble. "La lettera di Atene non presenta alcuna proposta di soluzione sostanziale" e "non corrisponde ai criteri concordati lunedì dall'Eurogruppo" dice Martin Jaeger. Smorza però i toni il vicecancelliere tedesco Sigmar Gabriel secondo cui "la proposta scritta del governo greco per le trattative sul prosieguo del programma di riforme è un primo passo nella direzione giusta".

Ue: "Da Atene segnale positivo" - Conciliante anche la reazione della Commissione Ue, con il portavoce del presidente Jean Claude Juncker cha aveva definito la lettera "un segno positivo che spiana la strada ad un compromesso ragionevole nell'interesse di tutta l'Eurozona".

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