Così il titolare dell'Economia a Sky TG24. Che poi sottolinea: "Il nostro debito è sostenibile, in discesa dal 2016". L'Italia ha ridotto l'indebitamento strutturale e non saranno necessari "ulteriori aggiustamenti". L'INTERVISTA INTEGRALE
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— Sky TG24 (@SkyTG24) 27 Gennaio 2015
Padoan parla poi dei temi economici: l'Italia ribadisce di aver ridotto l'indebitamento strutturale in misura adeguata a quanto prevede il Patto di stabilità e crescita ed è fiduciosa che la Commissione europea non chiederà una nuova manovra correttiva. "Sono molto fiducioso - dice - che non ci saranno assolutamente ulteriori aggiustamenti".
Il governo ha promesso a Bruxelles che ridurrà il deficit strutturale di 0,3 punti di Pil nel 2015. Il 19 gennaio il titolare per gli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici, ha sollecitato il governo di Roma a ridurre il deficit strutturale di 0,25 punti, compreso lo 0,1% del Pil già acquisito.
"Misure in linea con le richieste della Commissione" - "Lo sforzo in più era già contenuto e dettagliato nella lettera che il governo ha inviato alla Commissione, dettagliato nella qualità delle misure e nell'impatto sull'aggiustamento strutturale, che noi riteniamo sia assolutamente sufficiente e in linea con i criteri della Commissione", ha ribadito Padoan. Pe poi aggiungere: "Noi le regole le rispettiamo e siamo tra i Paesi nel braccio preventivo, cioè che non sforano i limiti mentre molti altri sono nel braccio correttivo, cioè dove i limiti sono sforati".
"Debito in discesa dal 2016"- "Noi - ha continuato il ministro - continueremo a rafforzare la performance del bilancio pubblico. In questo contesto il debito, con la crescita che sta arrivando, con un po' più di inflazione grazie anche al Quantitative Easing, si metterà rapidamente, io immagino dal 2016, su un sentiero di discesa e questo assicura la sostenibilità, che peraltro è confermata dalle analisi della commissione".
"Lavoriamo a soluzione concordata con la Grecia" - Il ministro Padoan affronta poi il tema della svolta politica in Grecia. L'Italia lavora a "una soluzione concordata" sul debito greco perché "è interesse di tutti" che Atene resti nella Zona euro. "Vedremo cosa dirà il nuovo governo greco. All'Ecofin non si è parlato molto, proprio per rispetto del governo greco, aspettiamo di vedere quali sono le loro intenzioni".
"C'è un sentimento molto condiviso tra i Paesi europei di trovare una soluzione concordata tra tutti. E' interesse di tutti che la Grecia rimanga nell'euro e che continui l'aggiustamento. Ed è anche interesse della Grecia", ha aggiunto il ministro italiano dicendosi "molto fiducioso" che verrà trovata una soluzione "una volta sentito il governo greco". "La Grecia deve ritrovare una crescita sostenibile e deve gradualmente ridurre il suo debito. Vedremo come farlo tutti insieme in modo cooperativo”.