La benzina precipita sotto 1,5 euro. In sei mesi -16,5%

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Il greggio tocca la soglia dei 45 dollari al barile, portandosi così sulle quotazioni di aprile 2009. Scende anche il gasolio sotto il livello di 1,4 euro

Crollo senza fine per le quotazioni del petrolio, che trascinano al ribasso i prezzi dei carburanti: la benzina precipita sotto quota 1,5 euro al litro e il gasolio sotto 1,4 euro, tornando ai livelli delle prime settimane del 2011.
Proseguendo la discesa senza fine innescata ormai da qualche mese, il greggio ha sfondato la soglia psicologica dei 45 dollari al barile, portandosi così sulle quotazioni di aprile 2009: nel corso della seduta ha poi recuperato, superando il Brent per la prima volta dal 2013i.
E i carburanti seguono a ruota: stando alle rilevazioni del Ministero per lo Sviluppo, che realizza una media tra servito, self e pompe bianche, la verde è a quota 1,472 euro al litro, mentre il gasolio è sceso a 1,387 euro. Dal picco di 1,763 del 14 luglio 2014 la benzina è quindi scesa del 16,5%: un pieno per un'auto di media cilindrata, rispetto alla scorsa estate, costa quindi ben 15 euro in meno.

Tuttavia la discesa alla pompa non ha seguito in tutto e per tutto quella del greggio. I prezzi esposti in questi giorni ai distributori, infatti, si avvicinano a quelli di febbraio 2011 e non di aprile 2009, epoca a cui è tornata la quotazione del petrolio.
La differenza, come ormai noto, si deve soprattutto al peso del fisco. Rispetto a sei anni fa, infatti, la benzina costa 29 centesimi in più: di questi, ben 24 sono responsabilità dell'Erario, con gli aumenti delle accise e dell'Iva che si sono susseguiti per i più disparati motivi in questi anni.

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