Ast Terni: intesa raggiunta tra governo, sindacati e azienda

Economia
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L’accordo, dopo quattro mesi di trattative, prevede che tutti i 290 lavoratori in esubero escano volontariamente con incentivi. Il sottosegretario Bellanova: "Tolta dal tavolo la richiesta di cassa integrazione straordinaria". Renzi esprime soddisfazione

E' stata raggiunta l'intesa tra governo, sindacati e Ast Terni sul futuro dello stabilimento umbro della società controllata dalla multinazionale tedesca dell'acciaio, ThyssenKrupp. Lo ha annunciato il sottosegretario al Welfare, Teresa Bellanova, al termine di un negoziato durato oltre quattro mesi.  "Io ho firmato, stanno completando le altre firme con tutti i sindacati", ha detto Bellanova uscendo dal ministero dello Sviluppo economico.


Le basi dell'intesa - L'accordo prevede che tutti i 290 lavoratori in esubero escano volontariamente con incentivi. "Non c'è nessuna clausola finale, non ci sono esuberi da gestire. E' stato tolta dal tavolo la richiesta dell'azienda di cassa integrazione straordinaria e c'è l'impegno che, di fronte a richieste di appalti, si guarderà alle aziende che avranno rapporti di appalto con Thyssen", ha aggiunto il sottosegretario.  "Credo che domani i lavoratori daranno il sostegno che merita a questo accordo", ha concluso Bellanova.

Renzi esulta
- Soddisfazione è stata espressa dal premier Matteo Renzi nell'annunciare, durante il question time "la chiusura da pochi minuti della vertenza Ast Terni".

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